Terni, afa in ospedale per agenti e detenuti

Il sindacato Sappe chiede alla direzione del carcere di intervenire: «Il reparto detentivo è un inferno. Installare climatizzatori»

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Tensioni in carcere, carenza di organico – problema che con la stagione estiva si acuisce ulteriormente – e ora anche condizioni di lavoro ‘estreme’. Il sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe, attraverso la segretaria di Terni Romina Raggi, denuncia le condizioni in cui i ‘baschi azzurri’ sono costretti a prestare servizio presso il reparto detentivo dell’ospedale di Terni.

La denuncia «Le condizioni di lavoro dei colleghi – afferma nella nota inviata al segretario nazionale Fabrizio Bonino e da questo inoltrata ai provveditorati regionali di Toscana, Umbria e al carcere di Terni – sono a dir poco disumane. Il reparto detentivo dell’ospedale Santa Maria di Terni, destinato al ricovero ospedaliero dei detenuti, è dotato di vetri blindati, con areazione ridotta dalla semplice presenza di vasistas ed esposto nelle ore più calde al sole rovente, con sofferenza sia del personale di polizia, sia dei detenuti ricoverati».

«Intervenire» Un problema che il Sappe di Terni ha «più volte segnalato nel corso degli anni, ma nessuno è stato in grado di provvedere alla semplice installazione di climatizzatori, con un rimbalzo di responsabilità tra la direzione della casa circondariale e direzione sanitaria. E poi si parla di salubrità dei luoghi di lavoro. Si chiede con urgenza – è la conclusione della missiva – di risolvere eventuali divergenze di competenze e di provvedere all’installazione dei climatizzatori: siamo persone, non animali».

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