Terni, ‘Araba Fenice’: ospite il Magnasco trio

Un concerto dedicato al tango e nuovo tango argentino, con un doppio appuntamento: sabato 26 a Guardea e domenica 27 al Gazzoli

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Secondo doppio appuntamento per la stagione dei concerti dell’Araba Fenice. Dopo l’apertura con il pianista russo Alexei Nabioulin, l’associazione ternana propone un concerto dedicato al tango e nuovo tango argentino. Sabato 26 a Guardea e domenica 27 al teatro Gazzoli di Terni, ospiti tre musicisti componenti il Magnasco trio con Alessandro Magnasco al pianoforte, pianista dall’esperienza internazionale, Andrea Cardinale al violino, musicista dalle spiccate qualità tecniche e Gianluca Campi alla fisarmonica, campione del mondo nel 2001 del suo strumento.

‘Viaggio fra le due Americhe’ Questo doppio appuntamento è parte di un ciclo che Araba Fenice ha denominato ‘Viaggio fra le due Americhe’ e che vedrà l’esibirsi di altri quattro gruppi di musicisti classici che si cimenteranno in programmi che spaziano da Gershwin a Henry Mancini a Cole Porter e poi Gardel, D’Arienzo, e naturalmente Astor Piazzolla, l’inventore del Nuevo tango.

Il concerto del Magnasco trio avrà un programma pieno di passione, a cominciare con una serie di brani di Piazzolla stesso: dalla Milonga in re maggiore, a Tanti anni prima a Invierno porteño, celebre brano delle Cuatro estaciones porteñas. Per poi proseguire con Michelangelo ’70, brano che faceva parte di un album intitolato Nuevo Tango: Hora Cero uscito nel 1986 e che ebbe grandi lodi dalle più prestigiose riviste del settore Rock tipo Rolling Stones e The Village Voice che ne lodarono in esso la perfetta fusion tra musica classica, jazz e rock. A seguire sempre di Piazzolla verranno eseguiti altri quattro brani famosi: Chiquilin de Bachin, la Milonga de la Anunciación, Soledad ed infine il suo brano più celebre: Libertango, considerato uno dei brani più belli del secolo. Nel 1998, Libertango vinse il Grammy Award come miglior composizione strumentale dell’anno.

Chiusura Ma il Magnasco trio eseguirà anche brani del più amato fra i compositori di tango argentini, quel Carlos Gardel, che scrisse tra l’altro Por una Cabeza che narra di un giocatore alle corse di cavalli che paragona la sua dipendenza dal gioco a quella per le donne. Por una cabeza significa per un incollatura. Di Juan D’Arienzo sarà eseguita Milonga de mis amores Una milonga di altri tempi. Alla fine della canzone il cantore è sopraffatto dalla nostalgia. Tanto da dichiararare. ‘Milonga, ya no puedo continuar. El llanto me venció’. Chiusa del concerto con un brano del francese Richard Galliano ‘Tango per Claude’. Il papà di Galliano, Luciano, era un suonatore di fisarmonica di origine italiana, che si era trasferito a Nizza. Richard già dall’età di 14 anni aveva iniziato ad ascoltare jazz, affascinato soprattutto dal grande trombettista Clifford Brown. Ha accompagnato grandi come Juliette Greco e Charles Aznavour. Nel 1991 incide in quartetto New Musette, autentico album-manifesto che gli fa guadagnare la prima fama internazionale.

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