Terni, arte urbana: «Arriva ‘Promise’»

L’associazione culturale ‘Primavere Urbane’ presenta il lavoro al murales firmato dall’artista marchigiano Giulio Vesprini

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di Fra.Tor.

Dall’esigenza e il bisogno di «riscoprire una propria identità attraverso lo stupore», l’associazione culturale ‘Primavere Urbane’ di Terni presenta ‘Promise’, un’opera di street art a firma dell’artista marchigiano Giulio Vesprini. A seguito di una lunga indagine condotta sugli effetti che operazioni di arte urbana possono donare a una città, in termini di consapevolezze identitarie e valorizzazione dei luoghi che si abitano, l’associazione ha scelto piazza della Pace e l’artista come punti di partenza per ‘Wow – Urban art project’.

GIULIO VESPRINI DESCRIVE IL SUO PROGETTO – IL VIDEO

Terni piazza della Pace murales (4)‘Promise’ L’opera, grazie al contributo del Comune di Terni, in collaborazione con Ater e Asm spa, nell’ambito della proposta culturale per San Valentino, verrà eseguita dall’artista nei giorni che vanno dal 5 al 7 febbraio e sarà inaugurata domenica 14 a partire dalle 16.30. «Per la realizzazione e l’acquisto dei materiali – spigano i ragazzi dell’associazione – sono state coinvolte le realtà commerciali del territorio, al fine di creare un nuovo terreno di sviluppo in ambito della street art». In occasione dell’inaugurazione l’artista, l’associazione ‘Primavere Urbane’ e la comunità di piazza della Pace, organizzeranno un aperitivo di quartiere per festeggiare insieme a tutta la città.

‘Wow’ «Il tessuto urbano delle nostre città chiede di essere interrogato e interpretato. Delle strade, nei quartieri, negli scorci urbani si annidano micro mondi di storie che chiedono di essere vissute e guardate. L’arte è il solo mezzo capace di far dialogare il tempo e lo spazio tessendo un percorso urbano fatto di variabili differenti e dinamiche. La scelta di partire da piazza della Pace è arrivata dopo un lungo percorso fatto di confronti con la città e gli abitanti del quartiere. Per le sue caratteristiche storiche e sociali il ‘Quartiere Italia’, e in particolar modo piazza della Pace, appare un ottimo punto di partenza per avviare un percorso di riqualificazione urbana tramite la street art e la consapevolezza della comunità che vive tali luoghi».

Terni piazza della Pace murales (1)Una promessa alla città «L’opera – descrive Giulio Vesprini – è caratterizzata da due composizioni principali: una di matrice grafica che vede la graduale deformazione del tema del cerchio, l’altra con elementi di botanica applicati sopra come fosse un collage. La parte con gli elementi di botanica rappresenta la rivincita della natura sul cemento mal pensato, è la natura che si riprende i suoi spazi. La linea grafica da equilibrio alla struttura, parla di movimenti urbani attivi e fa tornare a comunicare un’abitazione altrimenti anonima. Allontanandosi dal murales si può intravedere un cuore, non come sintesi grafica, ma come organo». Tutto il lavoro viene firmato con un numero progressivo e una parola chiave che in questo caso è ‘Promise’. «Molteplici sono i riferimenti legati a questo nome: la ‘Festa della promessa’ di Terni, che cade precisamente nel giorno in cui l’opera verrà terminata – domenica 7 -, ma anche una promessa di street art fatta ai ternani, un regalo che parla d’identità attraverso i colori.

Quartiere Italia «Progettato negli anni ’30 dalla Società Acciaierie e dall’Iri, il quartiere nasce per ospitare un alto numero di operai proveniente dalle regioni vicine – aggiungono dall’associazione – dopo essere stati assunti dalle fabbriche ternane. A distanza di qualche decennio, a partire dagli anni ’90, il fenomeno si è ripetuto attraverso nuove forme di immigrazione. Oggi, ‘Quartiere Italia’, è una realtà che conferma la sua identità di confine e di scambi, una realtà fatta di contrasti e tentativi, un ibrido di possibilità: da una parte la storia di un quartiere operaio della ‘vecchia Terni’, dall’altra una terra di confronto tra abitanti, vecchi e nuovi. Piazza della Pace sembra essere il fulcro di tutti questi movimenti, il terreno d’incontro di quegli esempi ben riusciti di integrazione».

Primavere Urbane è un collettivo di persone che unisce le proprie professionalità per avviare un percorso artistico fondato sulla riscoperta identitaria della città che si abita. «Ogni intervento artistico inizia con l’ascolto e l’osservazione delle dinamiche di un quartiere, ci si arricchisce di esse e le si elabora attraverso la creazione di nuovi habitat culturali, definendo ogni volta un nuovo e potenziale patrimonio da cui ripartire».

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