Terni, asilo Rataplan: maestre ‘contate’

Pensionamenti e trasferimenti: i 25 bambini a breve rimarranno con una sola insegnante. Il Comune: «Rispetteremo standard e continuità»

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di Fra.Tor.

L’asilo ha riaperto da pochi giorni e sono arrivate subito le brutte notizie: «Tra pensionamenti e trasferimenti i nostri figli rimarranno praticamente senza maestre». A segnalare il disagio è la mamma di uno dei bambini della scuola dell’infanzia Rataplan di Terni.

Pensionamenti e trasferimenti

«Nell’asilo – spiega la mamma – i bambini sono divisi in due classi, ognuna composta da 25 piccoli. Fino allo scorso anno erano seguiti da quattro maestre nell’arco della giornata che va dalle 7.45 alle 15.30. I nostri figli sono tornati a scuola l’11 settembre e venerdì 13, quando siamo andati a prenderli all’uscita, è calato il gelo: ci è stato comunicato che una delle quattro maestre a novembre andrà in pensione e altre due – una delle quali insegnante in quella scuola da anni e ormai punto di riferimento per bambini e genitori – saranno trasferite, per un tempo non ancora definito, in altre scuole per delle sostituzioni. In sostanza, a breve i nostri figli saranno seguiti da una sola maestra».

Un trauma per i bambini e per le famiglie

Oltre a tutto questo si aggiunge il fatto che «da lunedì 16 settembre ci sarà l’inserimento dei nuovi bambini – aggiunge la signora – che dovranno, per forza di cose, essere maggiormente seguiti dalle maestre perché inseriti per la prima volta in un nuovo contesto rispetto a quello familiare. E gli altri bambini quindi come pensano di accudirli? Parliamo comunque di bambini molto piccoli – dai 3 ai 6 anni – che inevitabilmente si legano e affezionano alle loro insegnati e inevitabilmente tutto questo può rappresentare un trauma per loro, ma anche un insicurezza per noi che non sappiamo più a chi ci troveremo ad affidarli. Sicuramente tra lunedì e martedì chiederemo spiegazioni al dirigente scolastico, ma speriamo anche che il Comune di Terni – l’asilo è comunale – intervenga per cercare di risolvere questo problema».

Il Comune

Dagli uffici dell’assessorato del Comune fanno sapere che verranno rispettati «lo standard e il principio di continuità. Ogni decisione che prendiamo e prenderemo ha come primo obiettivo la cura delle esigenze educative. Ciò detto, dobbiamo gestire un sistema complesso di servizi e ricreare condizioni di funzionamento omogenee, tenendo conto dei limiti finanziari che stiamo cercando con determinazione di superare». Le scuole comunali, sia con riferimento ai nidi sia alle scuole per l’infanzia, «continueranno a garantire gli stessi standard di vigilanza, sicurezza, cura e educazione previsti dalla norma e dal livello di qualità che contraddistingue l’offerta dei servizi comunali. Restiamo comunque sempre aperti al dialogo e al confronto con genitori e famiglie che sono parti integranti dei servizi e non semplici utenti».

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