Terni, assemblea Pd: fra presente e futuro

Andrea Delli Guanti si è dimesso da segretario comunale. Partita aperta per decidere la strada da seguire

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Andrea Delli Guanti ha ufficialmente rassegnato le proprie dimissioni, irrevocabili, da segretario comunale del Pd di Terni. Il dato è emerso nell’assemblea comunale che si è tenuta giovedì sera all’hotel Valentino. Ora il nodo politico è tutto concentrato sul percorso che il partito dovrà seguire per darsi una nuova guida.

TERNI, IL PD E LA ‘SINDROME’ REGIONALI

Le ragioni Delli Guanti – che ha incassato più di un ‘grazie’, a partire da sindaco Lepoldo Di Girolamo, per quanto fatto nei quasi cinque anni che lo hanno visto al vertice del Pd ternano – ha spiegato che la sua decisione nasce anche dalla volontà «di permettere una discussione aperta e franca a tutti i livelli, per il bene del partito».

Fermento Al termine degli interventi, l’assemblea – segnata da qualche assenza ‘pesante’ come quelle di Eros Brega e Fabio Paparelli – è stata aggiornata a lunedì 13 luglio, alle ore 21, per proseguire nella discussione che dovrà approdare ad una scelta chiara sulla strada da seguire. In questo senso le ‘diplomazie’ sono attive da giorni, per un lavoro che, da qui alla ripresa dei lavori, potrà solo intensificarsi.

Le posizioni Il sindaco Di Girolamo non ha fatto mistero di preferire un percorso, magari non immediato, ma che possa portare ad un segretario comunale ‘vero e condiviso’ – ergo, votato dall’assemblea – in grado di raccogliere sul campo quei consensi in grado legittimarne il ruolo. Oltre qualsiasi ipotesi-reggenza che dovrebbe traghettare la nave in acque meno agitate.

Ipotesi reggenza che, con sfumature diverse, sembra invece andare a genio alle altre anime del Pd ternano. Dai renziani, che vedrebbero di buon occhio un triumvirato ‘istituzionale’ composto dall’attuale ufficio di presidenza (Giuliano Rossi, Maria Grazia Proietti e Pierluigi Spinelli), fino al senatore Gianluca Rossi che ha invocato una guida «straordinaria, autorevole e forte», per dare seguito ad un processo di «razionalizzazione fondamentale per il futuro del partito».

Mediazione? Posizioni in mezzo alle quali fa capolino anche un’ipotesi di mediazione che – si dice – vedrebbe una ‘reggenza’ composta dalla presidente dell’assemblea Maria Grazia Proietti, dal capogruppo Pd in comune Andrea Cavicchioli e dallo stesso senatore Rossi. Di questo, e altro, si continuerà a ragionare lunedì prossimo. Ma intanto è già tempo di stringere – o saldare – alleanze e accordi.

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