Comune Terni-Usl 2: guai dal 2011 per via Vanzetti. C’è il ‘patto’ da 52 mila euro

Chiusa la vicenda per l’immobile destinato al recupero/riabilitazione di tossicodipendenti: palazzo Spada voleva oltre 70 mila euro per l’utilizzo dal 2011

Condividi questo articolo su

di S.F.

L’immobile di proprietà del Comune in via Vanzetti dove si svolge l’attività di recupero/riabilitazione di soggetti tossicodipendenti ‘Oltre il polo’. C’è questa struttura da circa 310 metri quadrati tra fabbricato e terreno al centro di un curioso scontro che si è trascinato per oltre dieci anni, ora arrivata ad un punto di svolta grazie ad un pagamento della Usl Umbria 2 da 52 mila euro. Frutto di un accordo bonario dopo più di qualche problema.

Problemi dal 2011

La storia nasce nel 2011 dopo che il precedente contratto di affitto con l’Enaip era scaduto. All’epoca il Comune propose all’ex Asl 4 un canone mensile da 540 euro per l’utilizzo dell’immobile, ma ecco il primo problema: l’assenza dei requisiti minimi della struttura con necessità di regolarizzare le certificazioni prima di firmare. Da qui in avanti è un costante scambio di richieste dell’azienda sanitaria locale nei confronti di palazzo Spada per venirne a capo, mentre il 31 agosto 2011 c’è il verbale di consegna dell’immobile. Si arriva al 2012 e l’ex Asl 4 fa notare che non ci sono ancora comunicazioni dal Comune sul contratto di locazione. «Nelle more della definizione della questione, al fine di assicurare la continuità terapeutica ai pazienti, disponeva la proroga dei rapporti con l’Enaip, dando atto che dal 1° settembre 2011, i costi per affitto ed utenze, sarebbero stati a carico dell’azienda». Siamo solo all’inizio.

Passano gli anni. Input per il recupero coattivo

Gennaio 2014, problema risolto? Nemmeno per idea. A tal punto che il Comune scrive alla Usl 2 chiedendo che «fosse l’azienda a predisporre la progettazione dei lavori nonché a provvedere alla loro esecuzione con successiva detrazione dei costi dal canone concessorio». Il tempo trascorre, ecco il 2015. La Usl 2 scrive a palazzo Spada perché c’è necessità di trovare un altro immobile idoneo visti i problemi. Nel contempo da palazzo Spada inviano la prima indennità di occupazione per il periodo settembre 2011/ottobre 2015, vale a dire 27 mila euro. Cifrà che aumenterà: «Il Comune, pur non avendo fornito la documentazione necessaria per la stipula del contratto di concessione né messo a disposizione altro immobile idoneo, con nota del 6 giugno 2018, comunicava l’avvio della procedura – ricorda la Usl 2 – finalizzata al recupero coattivo dell’indennità di occupazione (43.740 euro) e del possesso dell’immobile».

Riconsegna e patto bonario

La svolta arriva in tempi recenti perché la Usl riesce a trovare un immobile nuovo cui destinare il centro diurno, in via Proietti Divi 21 per oltre 700 metri quadrati e canone annuale da oltre 52 mila euro. Nel contempo lo scorso 26 agosto il Comune ha ingiunto il pagamento di 71.280 euro alla Usl Umbria 2 per l’utilizzo dell’immobile in via Vanzetti per oltre dieci anni. Risposta Usl? «L’azienda valutati, in particolare, lo stato dell’immobile, l’assenza della documentazione tecnica nonché le quotazioni dell’osservatorio del mercato immobiliare a decorrere dal 2011, proponeva la definizione dei rapporti con il pagamento, a tacitazione di ogni pretesa, della somma di 50 mila euro sino alla riconsegna». Ai quali si aggiungono i canoni mensile restanti – da settembre in avanti – per tutto il 2022 per ulteriori 2.160 euro.  A proporlo a fine 2020 era stato il Comune. Ci è voluto oltre un decennio ma questione risolta.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli