Terni, Briccialdi: «Politici, intervenite»

Incontro con i senatori Rossi e Martini del PD e appello a tutti gli altri, perché «è necessario l’intervento di tutti». Istituto ancora senza presidente dopo l’addio di Bisconti

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Aperto è aperto. Le lezioni – all’istituto musicale ‘Briccialdi’ di Terni – si fanno, ma il clima è sempre quello: la precarietà e l’insicurezza sul futuro regnano sovrane. E così i sindacati Cgil, Cisl e Uil tornano a chiedere aiuto.

Allievi del ‘Briccialdi’

L’incontro «Nel corso di un incontro con i senatori del PD Gianluca Rossi e Claudio Martini, relatore in commissione Cultura del Senato, del disegno di legge riguardante il riordino delle Istituzioni Afam  (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica; ndr) siamo tornati a porre al centro del dibattito – spiegano – il percorso che deve portare alla statizzazione dell’istituto, impegnandoci a sostenere l’esito positivo del disegno di legge».

L’appello Per i sindacati, però, «è necessario l’intervento di tutti i senatori eletti in Umbria per un utile intervento in grado di sostenere la vita dell’istituto musicale Briccialdi. Istituto essenziale per la vita culturale dell’Umbria riaffermando l’eccellenza garantita dalla professionalità degli insegnanti e riconosciuta dalla presenza di studenti provenienti da altre regioni italiane ed europee».

Vincenzo Bisconti

Il presidente Va ricordato, peraltro, che il Briccialdi, al momento, è privo del presidente, dopo che – il 30 dicembre scorso – Vincenzo Bisconti aveva ‘preso cappello’ e lasciata la carica, senza trascurare di accusare l’universo mondo.

LE DIMISSIONI – LA LETTERA

I conti  Nel dimettersi, infatti, Bisconti aveva spara su tutti: «L’Istituto riscontra valori di bilancio critici o deficitari, che preludono alla dichiarazione di dissesto», parlando del «disimpegno del Comune di Terni, Ente originario e principale finanziatore, che ha deliberato tagli al finanziamento della spesa corrente pari ad oltre il 60% del fabbisogno» ed al «lunghissimo procrastinamento da parte dell’Esecutivo nell’attuazione della legge di riforma e del conseguente processo di statalizzazione e di assunzione alle competenze ministeriali delle attività finanziarie dei conservatori ex pareggiati».

«Colpa vostra» Insomma,  per l’ex presidente del Briccialdi, «inequivocabilmente, si è in presenza di un disinteressamento di tutti i soggetti». Un po’ quello che tornano a denunciare i sindacati.

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