Terni, Caos: nemmeno un biglietto al giorno

Nel 2016 ‘staccati’ 285 ticket a pagamento, ma il valutatore retribuito dal Comune dice che «i risultati conseguiti sotto molteplici punti di vista sono incoraggianti»

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di M.T.

Si legge in un attimo. Perché è scritta bene, è breve e – via via che scorrono le righe – l’animo si rasserena. Perché vi si legge che «il quadro delle attività realizzate dal concessionario dei servizi culturali nel primo scorcio del 2016 rsulta eloquente e mostra solidi elementi di coerenza sia con le attività pregresse sia con gli orientamenti strategici in via di evoluzione, anche alla luce di riflessioni condivise con l’Amministrazione Municipale ternana». A scrivere è Michele Trimarchi, sotto contratto con il Comune di Terni (40 mila euro in cinque anni è quanto percepirà) per valutare il sistema museale e teatrale.

Michele Trimarchi

«Consolidare» E lui, Trimarchi, è categorico: «Gli indirizzi segnalati al concessionario in una serie di scambi informali e formali non fanno che enfatizzare gli orizzonti strategici che emergono dalle scelte di fondo dell’Amministrazione stessa da una parte, e che appaiono intrinsecamente connaturati allo spettro progettuale, alla prassi gestionale e all’evidenza operativa del concessionario, che con la propria plurale weltanschauung mostra un versatile dinamismo capace di consolidare i risultati dell’azione passata e di costruire al tempo stesso inediti orientamenti che per molti versi aprono vie nuove e in buona parte inattese alla programmazione culturale italiana».

 

Il Caos

Niente numeri Uno, qui, si aspetterebbe che – a differenza di quanto avvenuto nel 2016 – il buon Trimarchi mettesse giù due numeri, tanto per far vedere che quello che scrive ha una sua dimostrabilità. Invece manco per niente. Ma – belle – parole: «Non soltanto si registra una notevole estensione dello spettro territoriale coinvolto e talvolta addirittura l’esplorazione urbana come forma di narrazione culturale, ma si aprono anche canali di interazione con spazi urbani e territoriali remoti realizzando attività di diversa natura in luoghi non convenzionali».

LA RELAZIONE 2017 E QUELLA 2016

I giovani L’azione del concessionario, secondo il valutatore, «è improntata a un concetto dinamico di valorizzazione delle risorse umane», ma «è il caso di sottolineare lo sforzo congiunto di tutte le risorse umane che hanno prestato la propria opera oltre la soglia dimensionale prevista dal bando e dal contratto di concessione».

Il pubblico Trimarchi, poi, dice che «accanto all’ecumenismo creativo e progettuale emerge dalle attività realizzate anche una crescente preferenza per l’espansione territoriale, il che risulta del tutto coerente tanto con gli intenti strategici dell’amministrazione municipale che intende un efficace allargamento della mappa culturale ternana, quanto con le raccomandazioni tecniche formulate nel precedente Rapporto di valutazione nelle quali si enfatizza la più intensa e sostenibile ricaduta delle attività culturali in un ampio ventaglio di luoghi in modo da poter coinvolgere la partecipazione di fasce più estese e diversificate di pubblico».Tanto che il valutatore definisce «del tutto positiva la risposta del pubblico, le cui dimensioni appaiono del tutto favorevoli nel confermare che un’offerta di elevata qualità si può indirizzare a un pubblico numeroso e che la sua reazione attiva e partecipativa dipende in larga misura dalla capacità innovativa dell’offerta stessa».

Il tratto transennato è in una strada nei pressi di Carsulae

Costi-ricavi La descrizione analitica (si legge nella relazione, che però non descrive; ndr) «dei (sic) investimenti e delle spese da una parte, e degli ingressi dall’altra parte, pone in evidenza una chiara attenzione a una gestione oculata e al tempo stesso efficace, segnalando un atteggiamento responsabile da parte del concessionario e una soddisfacente ricaduta dello sforzo ordinario effettuato sul sito in termini di risposta del pubblico».

I biglietti E allora uno prende carta e penna e va a fare le somme: nel 2016 il museo del Caos ha ‘staccato’ 285 biglietti a pagamento (meno di uno al giorno, di media), mentre è andata meglio al sito archeologico di Carsulae: 8.727 biglietti a pagamento, 24 al giorno di media. Ma il valutatore conclude la sua relazione dicendo che «i risultati conseguiti sotto molteplici punti di vista sono incoraggianti».

 

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