Terni, museo ‘Caos’: flop incassi nel 2015

A visitarlo sono state 2.047 persone, ma solo 343 hanno pagato il biglietto. Il ‘valutatore a contratto’, pagato dal Comune, nel suo rapporto ignora però i numeri

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Ecumenico. Del resto è un termine, nelle varie declinazioni, che vi ricorre spesso. Nelle dodici paginette prodotte da Michele Trimarchi, il valutatore assunto a contratto dal Comune di Terni per valutare il sistema museale e teatrale, infatti, si mette in evidenza a più riprese che proprio questo sembra essere il criterio dominante nell’allestimento e nella gestione del sistema stesso.

LA RELAZIONE DEL ‘VALUTATORE’

Caos, giochi per bimbi Fondazione Carit, l'areaLa qualità «L’obiettivo – spiega Trimarchi nel suo rapporto – è mettere a confronto le intuizioni progettuali e le azioni concrete che nel corso dell’anno vengono realizzate. Tale obiettivo esclude con chiarezza ogni possibile valutazione sui contenuti artistici, culturali e semantici di ogni singola azione e del programma nel suo complesso. La qualità non può e non deve essere oggetto di giudizio o anche di valutazione, se non da parte degli stessi progettisti che predispongono il programma culturale e attribuiscono un rilevante – e del tutto comprensibile – valore alla qualità ai fini della costruzione e del consolidamento della propria reputazione».

Caos Terni2Il pubblico La qualità, ci insegna il valutatore, «è un aspetto variabile con il tempo, eterogeneo nei suoi profili fondanti, e legittimamente soggettiva nella percezione di ciascun fruitore; l’unico credibile giudice della qualità è il pubblico della cultura, se si vuole la società nel suo complesso, certamente gli addetti ai lavori che spesso dissentono anche con passione tra loro».

Terni carsulae abbandono (7)I numeri Ecco, il pubblico. Stando a quanto riporta la sezione ‘Open data’ del Comune di Terni, nel 2015 l’incasso più sostenzioso, tra le attività (di vario genere) collegate al sistema museale, è stato quello di 124 mila 506,44 euro. A farlo registrare è stato il servizio di ‘caffetteria e gastronomia’ al Caos: alla faccia di chi diceva che con la cultura non si mangia. Il museo del Caos, invece, è stato visitato da 2.047 persone (solo 343 delle quali hanno pagato il biglietto), con un incaso di 1.492 euro. Meglio è andata al parco archeologico di Carsulae: 20.379 i visitatori – anche se a pagare il biglietto sono stati  9.951 – e un incasso totale di 40 mila 559,50 euro.

L'assessore Giorgio Armillei

L’assessore Giorgio Armillei

L’assessore Ma Giorgio Armillei, l’assessore alla cultura del Comune, non fa una piega: «Mi ritrovo totalmente nella relazione del valutatore indipendente. Nel prossimo report ci sarà anche un’analisi qualitativa dei dati sul pubblico». Indipendente? Ma non lo pagate? «Certo, indipendente – dice Armillei – e certo che lo paghiamo. L’indipendenza sta nella procedura di selezione, nelle qualità richieste al professionista e nell’autonomia totale di lavoro. Professionista della valutazione scelto da noi per valutare le performance della gestione del sistema museale. Poi certo viene retribuito per la sua prestazione». Certo, 40 mila euro in cinque anni. Cosa che confligge, magari solo un tantino, con la definizione – «che non dipende finanziariamente da altri» – che sul dizionario Treccani corrisponde alla parola ‘indipendente’.

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