Terni, Castelluccio: «Sempre più isolati»

Lo svincolo è pericoloso e allora i mezzi di servizio non passano più. Nuovi guai per i residenti dopo quelli legati al Tescino

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Non bastavano i guai legati alla piena del torrente Tescino che puntualmente, quando piove un po’ più del solito, finisce per isolare completamente l’abitato, con seri pericoli per i residenti. Da un po’ di tempo nella frazione ternana di Castelluccio – posta lungo la Flaminia, poco oltre San Carlo – non passano più neanche i mezzi deputati alla raccolta dei rifiuti e non solo. Anche gli adddetti di un pulmino di una cooperativa ternana, che avrebbe dovuto ‘caricare’ un anziano della zona che necessita di alcune terapie in seguito ad un incidente stradale, hanno fatto capire, chiaro e tondo, che lì non intendono passarci.

Il motivo sta tutto nell’intersezione fra la Flaminia e la strada che, attraversando l’alveo del Tescino, conduce all’abitato. Un punto poco visibile, posto a poche decine di metri da una curva. Da qualche anno tutti i mezzi provenienti da Castelluccio che si immettono nella Flaminia, hanno l’obbligo di svolta a destra in direzione Spoleto. Una decisione che ha finito per complicare non poco le cose: «A volte infrangiamo le regole e svoltiamo direttamente verso Terni – spiegano alcuni cittadini – ma, vi assicuriamo, è più sicuro fare ciò che immettersi in direzione Spoleto. Perché lo spazio è pochissimo, si finisce sistematicamente per invadere l’altro senso di marcia e il rischio è alto visto che ci troviamo proprio dietro ad una curva». «Una volta – racconta una donna – ho dovuto fare due manovre per immettermi e fortunatamente sono stata rapida, perché arrivavano auto a tutta velocità da entrambe le direzioni. Se la mia si fosse spenta, per dire, avrei rischiato davvero la pelle». Fra l’altro, con la chiusura del ‘passo’ di Collelicino, per tornare verso Terni si deve arrivare fino al bivio per La Castagna – o a Molinacco – e fare inversione. Insomma, una situazione pericolosa e disagevole.

Cumuli di immondizia E di questo pericolo se ne sono resi conto, da qualche tempo, anche i mezzi pubblici – come quelli di Asm – o di servizio, è il caso del pulmino che dovrebbe condurre l’anziano al centro per fisioterapia, che in ragione delle proprie dimensioni, evitano direttamente di raggiungere la frazione di Castelluccio. Il tutto perché la manovra per tornare a Terni viene giudicata semplicemente ‘a rischio’. «E l’effetto è che dallo scorso 8 aprile (e prima di quella data l’unico passaggio era avvenuto poco dopo la metà di marzo, ndR) nessuno viene più a prelevare l’immondizia dai nostri cassonetti. Quasi venti giorni. Potete facilmente immaginare la situazione che si è venuta a creare». Una cosa è certa, però: questa volta i residenti non intendono subire in silenzio e si stanno già attivando per ottenere il ripristino dei servizi: «Dal punto vista logistico sarà pure una zona un po’ scomoda la nostra. Ma i servizi li paghiamo come tutti e abbiamo doveri e diritti come qualsiasi altro cittadino».

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