Terni, centro storico: «Viviamo nel terrore»

L’associazione ‘Vivere il centro storico’ chiede ordinanze per una migliore convivenza

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di Francesca Torricelli

«Abbiamo paura. Terni non è una città sicura. Non si può continuare così». La ‘denuncia’ arriva dall’associazione ‘Vivere il centro storico’, che ha elaborato una serie di proposte, chiedendo la rivisitazione di documenti per la convivenza tra i residenti e i gestori dei locali del centro città.

Il terrore Secondo il direttivo dell’associazione, «Terni sarebbe la giusta location per un film dell’orrore. Il comunemente chiamato ‘quadrilatero della movida’, che interessa la zona di San Francesco, via Lanzi, piazza dell’Olmo e via Fratini, nelle notti del fine settimana si riempie di bande composte da giovani ragazzi ubriachi o drogati che spaccano bottiglie, prendono a calci auto e portoni dei palazzi o intimidiscono i passanti, creando nei residenti una forma di terrore».

La pulizia «Il sindaco deve intervenire – continuano – anche perché, da quello che ci viene detto, la situazione si sta espandendo anche nella periferia. Alcune zone, dopo le ‘notti brave’, vengono pulite e alcuni posti sono maggiormente curati, ma altri sono proprio lasciati andare. Spesso, la domenica mattina, ci capita di fare una passeggiata per il centro tra bottiglie di birra e cartacce. Non è un bel biglietto da visita per la nostra città».

Le forze dell’ordine All’associazione ‘Vivere il centro storico’ è stato chiesto se la situazione fosse mai stata segnalata alle forze dell’ordine. «Certo», hanno risposto, «ma le forze dell’ordine si lamentano della mancanza di ordinanze comunali che permettano loro di intervenire in determinate situazioni». Anche se, sempre secondo il direttivo dell’associazione, «i singoli interventi non andrebbero a risolvere il problema, sarebbe necessario stabilire una regolamentazione programmata». Non c’è divertimento «se non c’è rispetto delle regole, ma nessuno si mette mai nella condizione di farle rispettare».

La salute Ma il problema non è solo «nel rispetto delle regole per quanto riguarda tavoli esterni, orari e musica ad alto volume. La cosa che più ci preme sottolineare è la mancata sicurezza per quanto riguarda la salute delle persone. Ci è stato segnalato, da alcuni cittadini, che spesso nelle vie del centro, i mezzi di soccorso non riescono ad arrivare alle abitazioni perché delle zone sono completamente bloccate dai tavolini dei locali». Sarebbe il caso, sempre secondo l’associazione, «creare un piano di sicurezza con delle corsie preferenziali, da attivare anche in grandi manifestazioni come la ‘Notte bianca’».

L’INTERVISTA A MARCELLO GIOVANNETTI: IL VIDEO

I gestori Per tutti questi motivi e molti altri che «sicuramente ci sfuggono, abbiamo elaborato un documento di proposte – spiega Marcello Giovannetti, presidente dell’associazione – presentato anche all’amministrazione comunale, per la redazione di un regolamento per la convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago nel centro urbano». Secondo Giovannetti «i gestori dei pubblici esercizi dovrebbero avere l’obbligo di assicurare la completa pulizia e la massima condizione di igiene da rifiuti derivanti sia dalla normale attività, sia da eventuali comportamenti generanti degrado ambientale posti in essere dai frequentatori dei locali. E adottare, quindi, ogni utile accorgimento al fine di sensibilizzare gli avventori in merito alla inopportunità di comportamenti eccessivamente rumorosi o che siano degradanti per l’ambiente urbano».

Ordinanze Al fine della tutela e conservazione del patrimonio pubblico, «nonché come strumento per la lotta all’alcol, in particolare al fenomeno dell’alcolismo minorile e del disturbo della quiete pubblica, chiediamo al sindaco Leopoldo Di Girolamo di emettere un ordinanza ‘anti bivacco’ e sollecitiamo l’amministrazione a promuovere solo le attività e iniziative compatibili con le peculiari caratteristiche del centro storico».

La Ztl «Chiediamo, inoltre – aggiunge Giovannetti – di regolamentare gli orari dei servizi Asm, in modo da non creare disturbo ai residenti nelle prime ore del mattino e, nettamente contrari a qualsiasi forma o ipotesi di riapertura della Ztl, proponiamo una maggiore verifica dei permessi concessi ai residenti e non, per evitare le soste selvagge e caroselli continui di auto».

La mostra A sostegno della tesi, l’associazione sta organizzando una mostra sul degrado della città «dove verrà documentata l’attuale situazione del nostro centro storico, con interventi di esperti che riguarderanno la salute e l’ambiente». Inoltre, «proponiamo una nuova iniziativa di ‘riconoscimento di qualità’ verso quegli esercizi del centro storico che si distingueranno per i parametri in linea con il centro storico».

In prefettura Il problema è stato nuovamente affrontato in prefettura, in un incontro presieduto dal prefetto Gianfelice Bellesini, al quale hanno partecipato il questore, Carmine Belfiore e il sindaco, nonché presidente della Provincia, Leopoldo Di Girolamo. Nel corso della riunione, sono stati sentiti alcuni residenti che hanno illustrato nel dettaglio le condizioni di degrado. Il sindaco ha assicurato che, anche sulla base delle previsioni del ‘Patto per Terni sicura’ recentemente sottoscritto, «sono previsti interventi mirati, come l’implementazione del sistema di videosorveglianza e si è stabilito di programmare sul posto una serie di mirati, straordinari servizi di vigilanza e prevenzione da parte della questura, con il concorso della polizia municipale». Massima attenzione è stata, infine, garantita sotto il profilo delle azioni possibili in via amministrativa, per le quali verrà attivato un apposito tavolo tecnico in Comune.

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