Terni: «Ci sono luoghi a rischio spopolamento»

Angelo Manzotti (Cisl): «Molti temi legati alla povertà anche nel nostro territorio e nei quartieri»

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di Angelo Manzotti
coordinatore area sindacale Cisl Terni-Orvieto

Il salario minimo non può essere la risposta, il decreto dignità ha generato false illusioni per i lavoratori, era più funzionale lo strumento del Rei. A Terni non dobbiamo fare i conti con le periferie delle città metropolitane, ma molti temi legati alla povertà sono anche nel nostro territorio e trovano forma in quartieri, aree a rischio spopolamento dove non ci sono adeguati servizi alla persona e dove, una volta fuoriusciti dal mercato del lavoro, non si riesce a trovare una nuova occupazione. Solo a Terni sono state presentate, anche su nostro suggerimento, alla sede Inps di Terni circa 2000 domande di Rei, delle quali solo un terzo respinte in quanto prive di requisiti.

Impensabile che i nostri ragazzi sappiano cosa è un sindacato, un contatto collettivo e come si fa un curriculum. Per la Cisl diviene necessario avvicinare questo mondo, far capire ai giovani che ci siamo e quale ruolo abbiamo avuto e ancora svolgiamo in una società dove il lavoro è sempre meno e sempre più precario. Anche quest’anno auspico di poter contribuire in qualche incontro con i giovani, come già fatto all’occorrenza a Orvieto.

Dobbiamo continuare a vigilare, dare sempre più concretezza agli strumenti esistenti e trovarne di nuovi affinché ci sia la certezza da parte di ogni lavoratore di svolgere la propria mansione senza rischiare di farsi male o addirittura di perdere la vita. Su questo fronte siamo impegnati, anche con gli enti bilaterali. È arrivato il momento di portare a termine progetti incompiuti, come la piastra logistica, che oltre a essere un’opportunità per le imprese del territorio e per l’occupazione è anche una risposta concreta in termini di sostenibilità ambientale.

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