Terni, dopo circa 50 anni torna la messa in latino. A Collescipoli

Celebrazione in rito romano antico presso la Collegiata. In campo il gruppo ‘Coetus fidelium Arcangelo Michele’ con l’ok della diocesi

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Hanno avuto inizio domenica le celebrazioni in rito romano antico presso la Collegiata di Santa Maria Maggiore e San Nicola a Collescipoli, grazie all’interessamento del vescovo di Terni-Narni-Amelia, Giuseppe Piemontese. Ha celebrato il parroco don Albin Kouhon, designato dalla diocesi in ossequio al motu proprio del Summorum pontificum di Benedetto XVI del 2007.

Don Albin Kouhon (foto caritasterni.it)

Numeri in crescita

Davanti ad una quarantina di fedeli si è celebrata la cosiddetta ‘messa in latino’, che ritorna nelle chiese di Terni dopo circa 50 anni, rito che oltre alla lingua si caratterizza per un raccoglimento favorito dal silenzio, dall’uso di paramenti antichi e preziosi, da una gestualità e formule sacre non certo usuali. È da sottolineare che il rito antico tradizionale, la cosiddetta messa in ‘vetus ordo’, non è stata mai abolita ed è in aumento. Quelle che vengono celebrate in modo regolare, in Italia, sono 123, di cui 73 settimanali, con un significativo incremento negli ultimi anni, mentre all’estero questi dati sono ancora maggiori.

Il gruppo ‘Coetus fidelium Arcangelo Michele’

Il gruppo denominato ‘Coetus fidelium Arcangelo Michele’ si è fatto negli anni promotore di questa riscoperta e non appena si è reso disponibile un sacerdote, è stato dato definitivamente il via. Le messe avranno, per ora, una cadenza quindicinale: la prossima celebrazione sarà alla Collegiata di Collescipoli, domenica 13 giugno alle ore 18, immediatamente dopo il Rosario. Dal gruppo giunge un ringraziamento alle carmelitane di Terni ed alla diocesi che hanno fornito i paramenti e il materiale liturgico necessario.

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