Il teatro comunale Verdi, le modifiche architettoniche dal 1849 ad oggi, il rischio archeologico, l’area di Maratta oggetto di dibattito per il progetto Globo, il convento di San Pietro e la bretella Ast-San Carlo. Questi gli argomenti al centro di un appuntamento che si è sviluppato dalle 16.20 di venerdì pomeriggio al museo diocesano e capitolare di via XI Febbraio: ‘Le emergenze culturali della città di Terni’, la denominazione dell’evento aperto dall’introduzione di don Claudio Bosi, direttore dell’ufficio per i beni culturali della diocesi di Terni-Narni-Amelia.
Gli impatti forti
Don Bosi ha spiegato la motivazione per l’evento: «Abbiamo organizzato questo convegno perché ci sono delle cose impellenti che meritano di essere trattate con solerzia e sollecitudine. Il desiderio è di affrontare delle tematiche che, più che altro, sono delle problematiche e criticità. Teatro Verdi, convento di San Pietro, la zona archeologica di Maratta e anche la bretella di San Carlo, ne abbiamo parlato ieri con la soprintendenza: per tutte ci sono impatti molto forti nella realizzazione di questi progetti». L’appuntamento ha visto la partecipazione di diversi relatori: Giampaolo Di Emilio, Paolo Leonelli, Valentina Leonelli, Michele Rossi, Christian Armadori e la senatrice Margherita Corrado della commissione cultura in Senato. Sala gremita e messaggio lanciato.