Terni, economia debole anche se in ripresa

I dati che emergono dalle pagine del rapporto dell’Osservatorio provinciale istituito in Prefettura, aggiornato al 30 giugno 2016

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Dalle pagine del nuovo rapporto dell’Osservatorio provinciale istituito in Prefettura, aggiornato al 30 giugno 2016, e al quale partecipano Istat, Regione Umbria, Camera di commercio, Inps e Direzione territoriale del lavoro, con il contributo informativo della Banca d’Italia, emerge che nel primo semestre 2016, l’andamento dell’economia ternana ha visto consolidare i segnali della moderata ripresa che si era cominciata a manifestare alla fine dell’anno precedente e che, tuttavia, risulta ancora debole e caratterizzata da segnali contrastanti.

Le imprese Nei primi due trimestri del 2016 è aumentato il numero delle imprese attive iscritte nei registri camerali, anche se in misura molto contenuta. Come in passato, la crescita delle attività imprenditoriali interessa il settore dei servizi, mentre sono ancora in calo le unità produttive della manifattura e delle costruzioni. Nel commercio con l’estero, il primo semestre del 2016 segna una lieve ripresa delle esportazioni ed una sensibile diminuzione delle importazioni.

Il mercato del lavoro è la componente del tessuto economico che mostra i segnali più incerti, con una decrescita delle forze di lavoro – che riguarda sia gli occupati sia le persone in cerca di occupazione – e un aumento degli inattivi. L’andamento negativo dell’occupazione trova conferma nella flessione degli avviamenti attivati presso i Centri per l’impiego, che interessa sia i lavoratori italiani sia, in misura maggiore, quelli stranieri. Diminuiscono le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate, soprattutto per quanto concerne la cassa in deroga, ma anche, in forma minore, per quelle attinenti alla cassa straordinaria.

I finanziamenti Con riferimento al credito, continuano a crescere i finanziamenti a favore delle imprese e delle famiglie. La qualità del credito è in miglioramento, considerata la riduzione delle esposizioni passate in sofferenza, ed anche il numero dei protesti è diminuito, sia come consistenza che come valore. Indicazioni positive anche dal settore turistico, caratterizzato da una ripresa degli arrivi e delle presenze negli esercizi ricettivi, soprattutto dei clienti italiani.

Il Rapporto Il documento, che si propone anche come esempio di una significativa collaborazione interistituzionale che aggiunge valore alle singole statistiche di ciascun ente, inserendole in una cornice più organica e completa, sarà disponibile on line sui siti di tutti gli Enti e le amministrazioni che partecipano all’Osservatorio.

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