Terni: emorragia-Lega in consiglio. Cicchini va con Forza Italia

Il Carroccio perde un altro consigliere: «Non mi sentivo essenziale nel dibattito e nell’azione amministrativa»

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Il nuovo gruppo FI

Il passaggio era nell’aria già da lunedì pomeriggio in occasione del consiglio comunale e martedì è arrivata la nota formale. La Lega perde uno dei suoi consiglieri più rappresentativi e rilevanti, il professor Paolo Cicchini: c’è l’ingresso in Forza Italia. Va ad aggiungersi alla capogruppo Lucia Dominici, Francesco Maria Ferranti e Doriana Musacchi.

LA LEONELLI: «MI DEDICO AL LAVORO, LASCIO»

Il consiglio comunale originario (2018)

Il cambio e la motivazione

«Rimango nel centrodestra, in un sostegno convinto del sindaco Latini. Ultimamente – spiega Cicchini – non mi sentivo più in movimento, non mi sentivo essenziale nel dibattito e nell’azione amministrativa, ritengo che in Forza Italia possa trovare un buon terreno di azione e un contesto produttivo per la città. Le mie idee sono molto chiare, sono stato uno dei promotori dell’area di Carsulae, insieme al presidente Provantini. Il mio sogno è di fare di Carsulae un’appendice del Festival dei due Mondi, in passato siamo riusciti a portare grandi spettacoli. Colle di Torre Orsina deve essere gemellata con il Colle dell’infinito dove già c’è una scultura di De Felice L’Adoscelente con l’Ocarina. Vorrei valorizzare Metelli anche con un gemellaggio con il museo di La Valle. Occorre ragionare senza ideologie, ma sul terreno pratico, condivido l’ex sindaco De Rebotti che dice di parlare con il territorio. Occorre parlare di Cesi, riprendere la poetica virgiliana. Sono a disposizione e al servizio della città». Nelle ultime ore inoltre altri rumours hanno interessato Federica Apollonio: si vedrà.

ESTATE 2021, IL ‘VALZER’ DEI CONSIGLIERI: VALANGA DI CAMBI

Doriana Musacchi e Lucia Dominici

Rinforzo azzurro

Esulta la Dominici: «Come consigliere di Forza Italia – sottolinea l’avvocato – siamo molto contenti ed entusiasti dell’arrivo del professor Cicchini visto il suo ampio bagaglio di competenze che sicuramente rappresenterà una risorsa per il gruppo, per il consiglio comunale e per la città intera. Siamo pronti e determinati nel sostenere le sue iniziative e i suoi progetti in quanto riteniamo che la cultura possa essere un reale risorsa per lo sviluppo della nuova Terni. Abbiamo sempre creduto nella progettualità che arriva da chi conosce la città nella sua storia e sa oltrettutto prefigurare il suo divenire. Forza Italia riprende nel suo ambito una delle migliori risorse delle esperienze dell’amministrazione di Gianfranco Ciaurro». Decisamente non un buon periodo per il sindaco Leonardo Latini: «Ricordati, i problemi arrivano più dai presunti amici che dall’opposizione», gli ha ricordato qualcuno nelle ultime ore.

Francesco Pocaforza

I ‘superstiti’ della Lega

Curioso vedere il dato legato ai consiglieri comunali della Lega rimasti al loro posto rispetto al primo consiglio comunale del 2018 (la tabella è sopra). Pochini, appena tre: si tratta di Sergio Armillei, Devid Maggiora e Francesco Pocaforza. Tutti gli altri sono out per vari motivi: Leonardo Bordoni, Sara Francescangeli, Giulia Silvani e Anna Maria Leonelli sono fuori del tutto, Paolo Cicchini, Doriana Musacchi (FI), Emanuele Fiorini (Misto), Paola Pincardini e Monia Santini (FdI) hanno fatto scelte diverse nel corso del tempo.

Filipponi

«Mancanza assoluta di qualità»

Poche ore e sul tema interviene il capogruppo del Pd Francesco Filipponi: «Il tourbillon di dimissioni e continui cambi di cassacca, in un consiglio comunale sempre più scosso e incredulo,  è dovuto a una giostra che denota opportunismo, irresponsabilità e mancanza assoluta di qualità, da parte della quasi totalità della classe politica del centrodestra ternano. Quella che, con la vittoria della destra, si era presentata come nuova e capace, in alternativa a quelli di prima,  motto con cui ancora oggi si esprimono per giustificare il fallimento della loro esperienza. Mai in passato, anche in momenti altamente drammatici per la vita delle istituzioni comunali, si era assistito a questo fuggi fuggi e alla continua caccia di presunti posti al sole.  Mai in passato si era assistito a un opportunismo così spinto con personaggi della destra ternana che si fregiano di progetti e di interventi, come il Palasport, che quando erano all’opposizione hanno ostacolato in tutti i modi.  Per tutti quelli che fanno politica e sono appassionati alla politica è triste vedere come i partiti siano usati come autobus, mezzi comodi quando sono al 30% e invece da abbandonare quando perdono consensi. Dove è, ad esempio, la Lega che riempiva le piazze con gli amministratori comunali che sgomitavano per essere in prima fila? Al fondo di questa giostra c’è un unico obiettivo: il migliore posizionamento, per il  risultato personale alla prossima fiera delle poltrone. Ne concludiamo che a Terni non c’è, e non è  neppure all’orizzonte, alcuna nuova e credibile classe dirigente politica ne istituzionale prodotta dalla destra; si vede dalla mancanza assoluta di rispetto per le istituzioni, dal mancato senso di appartenenza, dai risultati, dalla completa mancanza  di iniziativa e di progettualità per la città, privata di futuro.  Nel frattempo – conclude Filipponi – infatti Terni rischia il baratro economico e sociale, oltre che dei servizi ad iniziare da quello legati alla gestione della sanità».

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