Ex mercato coperto Terni: si va al Consiglio di Stato nel 2020

Comune vs Grandi Magazzini Superconti (controllata da Coop), dopo tre istanze di prelievo è stata fissata l’udienza: 16 gennaio. Ricorsi riuniti

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di S.F.

Il Comune era andato in pressing depositando nel raggio di 83 giorni ben tre istanze di prelievo per far fissare l’udienza. Il risultato, seppur a fatica, è stato raggiunto ma le tempistiche sono tutt’altro che brevi: i due ricorsi – riuniti – legati alla battaglia legale tra il Comune di Terni e Grandi Magazzini Superconti, ora sotto il controllo di Coop Centro Italia, per l’ex mercato coperto saranno discussi al Consiglio di Stato il prossimo 16 gennaio 2020, ad oltre un anno dall’appuntamento – ci fu il rinvio in quella circostanza – del 27 dicembre 2018 terminata con un nulla di fatto. Alla base della storia c’è la sentenza 2014 del Tar Umbria che, in estrema sintesi, ordinò alla società di completare la procedura per l’acquisizione del diritto di proprietà e di superficie della struttura per un corrispettivo di 7 milioni 351 mila euro. L’accordo fu stipulato a fine dicembre del 2010.

L’AVVOCATURA DEL COMUNE AVEVA PRESENTATO TRE ISTANZE DI PRELIEVO IN POCHI MESI

Lo stato al 20 luglio 2019

L’impugnazione e l’attesa

Per la Grandi Magazzini Superconti S.p.A. c’era stata inoltre la condanna al pagamento di 4 mila euro al Comune per le spese di lite. Come detto parliamo di cinque anni fa ed è lecito chiedersi come mai sia trascorso tutto questo tempo: il motivo è noto ovviamente ed è legato – si legge tra i motivi di impugnazione – «all’inadempimento dell’accordo da parte del Comune in ragione della possibile sussistenza del diritto dei mercatali a ritornare presso la sede del mercato, il cui accertamento costituisce oggetto di un separato giudizio, definito dal Tar Umbria con sentenza del 26 aprile 2012, avverso la quale pende appello davanti a questa stessa sezione e che è stato dichiarato interrotto per decesso del difensore degli appellanti». Insomma, si è creata la necessità di ‘riunire’ i due ricorsi e cosi è stato: nella stessa data si discuterà anche quello perché sono stati ravvisati elementi di connessione oggettiva.

IL TIMORE PER IL RICORSO ALLA CASSAZIONE

Il mercato di largo Manni

I mercatali, concessioni e largo Manni 

Roberto Latini, Sabrina Guidarelli, Rosy Intimo s.a.s., Simonetta Antinucci, Marcella Stufara, Alessandro Pascoli, Marisa Guerrini, Rolando Fusaglia, Maurizio Fucile, Mauro Bosi, Pescheria F. lli Spinelli e Laila Firmani. Sono coloro che nel 2012 fecero ricorso al Consiglio di Stato contro il Comune per la riforma della sentenza del Tar Umbria (26 aprile dello stesso anno) in merito al trasferimento a largo Manni: il mirino è sull’accordo preliminare al contratto «mai notificata né comunicata ai ricorrenti, con la quale il Comune di Terni ha aggiudicato il bando di vendita dell’immobile sede del mercato coperto di Terni, oltre che della cessione del diritto di superficie del sottosuolo, nella parte in cui ha escluso la previsione, contenuta nel bando di gara, per la quale gli operatori del mercato coperto operanti sull’area pubblica al momento del bando – e provvisoriamente sistemati presso una struttura temporanea in Largo Manni – avrebbero dovuto essere collocati al piano terra dell’immobile ceduto, all’esito dei lavori di ricostruzione, disponendo, al contrario, il corrispettivo di 200 mila euro quale controvalore economico in favore del Comune per l’utilizzo pieno ed incondizionato dell’immobile da parte dell’acquirente; e ciò sulla base del preteso ‘definitivo trasferimento’ delle concessioni degli operatori mercatali dalla sede di piazza del Mercato a quella di Largo Manni, oltre che di una – inesistente – ‘rinuncia dei detti operatori commerciali, in via definitiva, al ritorno nella costituenda struttura di piazza del mercato’». In questo caso c’è stata la riassunzione del ricorso e dunque si può procedere.

IL RICORSO DEI ‘MERCATALI’

L’esterno

‘L’acconto’

L’aggiudicazione definitiva dell’immobile è datata 18 settembre 2009 – Grandi Magazzini Superconti fu l’unica a partecipare – con un’offerta di 8 milioni 151 mila euro, ben superiore rispetto all’importo a base d’asta fissato a 5 milioni 200 mila. Di quella cifra il Comune ha preso finora 1 milione di euro in esecuzione dell’accordo. Cosa prevedeva? Un primo termine – scadenza 15 luglio 2011 – per la stipulazione del contratto definitivo ed un secondo (essenziale), al 31 dicembre 2011, pena la risoluzione per inadempimento del Comune. Gli avvocati Patrizia Bececco (difende i mercatali), Umberto Segarelli (legale della società), Francesco Silvi e Paolo Gennari (Comune) sono pronti. Sentenza attesa tra i 30 ed i 60 giorni successivi all’udienza. E permane il timore Cassazione.

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