Terni, FI: «Su Dup e servizi sarà battaglia»

Francesco Ferranti e Stefano Fatale, alla vigilia del dibatitto in consiglio comunale, lanciano l’offensiva contro sindaco e giunta

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«Nel lavoro di commissione che prelude alla presentazione in consiglio del Dup (il Documento unico di programmazione, di cui il consiglio comunale ternano sarà chiamato a discutere da giovedì; ndr) si è chiarita una nuova dinamica pecedurale più complessa che porterà all’approvazione del bilancio previsionale». A dirlo sono il capogruppo di Forza Italia, Francesco Maria Ferranti e il segretario comunale del partito, Stefano Fatale, che peraltro bollano il Dup come «un documento pieno di promesse e aspirazioni, privo di concretezza nella realizzabilità e ricco di contraddizioni».

Le carenze Secondo i due esponenti di Forza Italia, «emerge palesemente la volontà della giunta di non rispettare impegni presi in sede di consiglio comunale, ove recentemente sono stati approvati atti di indirizzo riguardanti i servizi, in particolare le mense. Emerge poi un’ulteriore negligenza inerente atti di indirizzo votati in consiglio dieci mesi or sono inerenti la sicurezza e l’impegno della polizia municipale. Inoltre emerge un ulteriore volontà di penalizzare i nostri concittadini in materia di servizi legati al trasporto pubblico, già penalizzato da una sudditanza verso Perugia che vede Terni e provincia messi in secondo piano rispetto a realtà come Assisi o Foligno».

«Riequilibrare» Su questo, dicono Ferranti e Fatale, «presenteremo un atto di indirizzo a parte, che vorrà impegnare il sindaco e la giunta a aprire un tavolo di confronto per riequilibrare le coperture della Regione all’interno del piano regionale trasporto, considerando che ottenere un 5% in più corrisponderebbe a diverse centinaia di migliaia di euro con i quali garantire il servizio a chi paga qui pesanti tasse».

I servizi Tornando al Dup, insistono, il capogruppo e il segretario di Forza Italia, «emerge la volontà di tagliare servizi, in totale contraddizione con le indicazioni date dal consiglio comunale alla giunta sulle mense e sulla sicurezza. Tagliare il personale potrebbe essere difatti una prospettiva non in linea con la volontà da noi espressa, con un atto di indirizzo approvato, di mantenere per le mense un servizio di cottura in loco (nelle cucine delle scuole). Tagliare il personale, poi, potrebbe comportare un depotenziamento dell’attività preventiva e di monitoraggio della polizia municipale, atta a garantire maggior sicurezza in questo territorio, anche in questo caso contravvenendo ad atti di indirizzo approvati anche dal Pd nel 2015. Infine persiste una mancanza di investimenti e progetti seri inerenti il decoro urbano e pertanto l’esigenza di maggiori interventi sulla manutenzione strade e verde pubblico che versano in stato di degrado intollerabile».

In consiglio Su questi temi, promettono Ferranti e Fatale, «presenteremo atti di indirizzo volti ad ottenere un riallineamento della giunta in relazione ad impegni già assunti in precedenza. Chiederemo di evitare tagli che possano colpire il servizio mense scolastiche sul quale non consentiremo speculazioni al ribasso e di non tagliare sul personale a discapito della sicurezza.Indicheremo a questa giunta come recuperare soldi dalla Regione per garantire un mantenimento degli attuali standard relativi al trasporto pubblico e infine chiederemo di predisporre in fase di variazione del Dup maggiori risorse per quanto riguarda il decoro urbano e quindi pubblica illuminazione (ricordando all’assessore Bucari altri atti di indirizzo che ad oggi ha evaso per Prisciano e strada di Piedimonte), manutenzione strade e gestione del verde pubblico (mai come oggi carente)».

No emendamenti I due esponenti di Forza Italia, poi, dicono che «lavoreremo con atti politici, essendo inammissibili gli emendamenti, come dichiarato dal segretario generale, ma se non otterremo giustizia e rispetto per i nostri concittadini, torneremo ad insistere con gli emendamenti al bilancio. Siamo ormai a denunciare una giunta che viaggia in autonomia solitaria, senza tenere conto delle indicazioni del consiglio e dei confronti, anche duri, con i cittadini che hanno portato a chiederela sfudicia per il presidente Mascio. Una giunta interessata più a difendere nomine con targa politica in Fondazioine Carit che l’interesse pubblico».

L’affondo Poi Ferranti e Fatale putano diretti su Lopoldo Di Girolamo: «Ci domandiamo se il sindaco di tanti fallimenti e inadempienze non tragga le conclusioni dovute, capire che con il consiglio e la città ogni rapporto è sfilacciato e che non sarà più possibile recuperare nulla nè con le solite clientele né con le promesse di assunzioni né occupando ogni centro di potere in modo militare. L’azione politica del Pd è fallimentare in Regione e Comune e invitiamo tutti i pubblici amministratori ad una riflessione seria (quelli del Pd in primis) circa l’esigenza di interrompere prima possibile lattuale scempio».

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