Terni: «Il lavoro c’è, mancano candidati»

La Camera di commercio: «Le difficoltà per le imprese nel trovare il candidato più idoneo riguardano il 26,2% delle assunzioni, tra le motivazioni carenza di qualificazione»

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«Il 15,1% delle imprese della provincia di Terni prevede di assumere personale tra dicembre e febbraio 2018, per un totale di 3.500 nuove entrate al lavoro, 2.080 nei servizi e 1.420 nell’industria, ma resta alto il mismatch tra domanda e offerta di lavoro», questo è quanto si apprende da una nota della Camera di commercio di Terni, sulla base delle previsioni occupazionali espresse dal sistema delle imprese della provincia per il mese di dicembre e fino a febbraio 2018 nell’ambito dell’analisi condotta da Unioncamere e Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro) con il Sistema informativo excelsior, analisi elaborata dall’Ufficio informazione economica della Camera di commercio di Terni.

Inadeguata qualificazione «Le difficoltà segnalate dalle imprese a trovare il candidato più idoneo – si legge ancora – riguardano infatti il 26,2% delle assunzioni, tra le motivazioni carenza di candidati o inadeguata qualificazione. Le assunzioni saranno concentrate per lo più nei servizi alle imprese e alle persone. Ad offrire lavoro a tempo indeterminato sarà soprattutto il settore dei servizi alle imprese, 44,2% delle assunzioni del comparto saranno a tempo indeterminato, e l’industria, 34,4%, mentre le offerte di lavoro nel settore dei servizi alle persone, 77,4% delle assunzioni previste, e nel commercio, 60,4%, sarà nella maggior parte dei casi a tempo determinato».

La ricerca Tra i profili più richiesti «c’è quello di cuoco e cameriere con 130 richieste nel solo mese di dicembre e nel 20,6% dei casi si registra una difficoltà di reperimento della figura più idonea. Si ricercano in provincia, inoltre, commessi in negozi o all’ingrosso – 80 richieste – e resta alta anche la domanda di lavoro per la figura di operaio specializzato nelle attività metalmeccaniche; nel solo mese dicembre sono infatti previste 50 assunzioni per questo profilo da parte delle imprese, ma ben nel 42,2% dei casi le aziende rilevano una difficoltà di reperimento per una inadeguata qualificazione dei candidati. Per quanto riguarda gli high skill – dirigenti, tecnici con elevata professionalità – sul territorio risulta difficile reperire tecnici nell’ambito della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione – a fronte di 40 nuovi posti di lavoro previsti, nel 45,9% dei casi le aziende faticano a trovare il candidato -. Solo il 14% delle assunzioni sarà destinato a personale laureato».

La difficoltà a reperire figure idonee «riguarda nel nostro territorio ben un assunzione su quattro, a livello nazionale una su cinque, un problema che come ci spiegano i nostri dati non è solo di tipo quantitativo ma anche qualitativo, cioè relativo alla differenza tra le nuove competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dai lavoratori», sottolinea il presidente della Camera di commercio di Terni, Giuseppe Flamini. «L’indagine mostra inoltre come le difficoltà delle imprese nel reperire i profili desiderati aumentano quando le cosiddette e-skills, che comprendono la capacità di utilizzare linguaggi e metodi informatici e matematici, il possesso di competenze digitali, penso anche ai processo di ‘Industria 4.0’, sono più rilevanti per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Ed è questo uno dei nostri più urgenti ambiti di lavoro, come sistema delle Camere di commercio stiamo infatti sostenendo le imprese ad accrescere il proprio livello di digitalizzazione con diverse misure tra cui un bando appena pubblicato sul nostro sito che mette a disposizione dei voucher specifici».

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