Terni, prefetto ‘sgrida’ i locali della movida

Riunione con i gestori dopo le irregolarità emerse nei controlli. «Tolleranza zero su sovraffollamento e alcool ai minori, serve collaborazione e responsabilità»

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Il prefetto di Terni, Paolo De Biagi, ‘tira le orecchie’ ai gestori dei locali della movida, dopo gli ultimi controlli svolti dalla polizia durante i quali sono state riscontrate irregolarità di vario genere in tutte le attività verificate.

La riunione

L’invito ad una «condivisione di responsabilità per garantire le condizioni di sicurezza all’interno dei locali di pubblico spettacolo e, in particolare, delle discoteche della provincia» è partito durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto venerdì, al quale oltre al questore e ai comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco hanno preso parte anche una rappresentanza degli stessi gestori dei locali.

No sovraffollamento e alcool a minori

Nei loro confronti è stata richiamata l’attenzione sulla necessità dello scrupoloso rispetto delle regole finalizzate alla tutela dell’incolumità degli avventori, specie dei più giovani, di discoteche e sale da ballo. «Garantire la sicurezza costituisce un dovere morale oltre che giuridico – ha sottolineato il prefetto De Biagi -. Non possono tollerarsi situazioni di sovraffollamento dei locali e somministrazioni di alcolici in orari non consentiti o addirittura a minori». La tragedia di Corinaldo insegna.

Verifiche senza sosta

Partendo dalle criticità emerse nel corso dei recenti, dedicati, controlli svolti dalle forze di polizia – che proseguiranno nel periodo natalizio e oltre – il prefetto e i vertici delle forze dell’ordine hanno auspicato una collaborazione sinergica affinché ciascuno, per la parte di propria competenza, «concorra ad avviare ogni utile azione finalizzata ad assicurare, in una cornice di legalità, un giusto equilibrio tra sicurezza e divertimento». I gestori dal canto loro, pur lamentando le difficoltà in cui si dibatte il settore, hanno convenuto sulla necessità di collaborare per una gestione sicura, regolare e sana del divertimento giovanile.

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