Terni, in ricordo di Libero Liberati

Il campione del mondo di motociclismo è stato ricordato a 53 anni dalla sua scomparsa

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di S.F.

Libero Liberati, leggenda delle due ruote e il più grande sportivo della storia di Terni, è stato ricordato a 53 anni dalla sua scomparsa con le iniziative organizzate dal motoclub intitolato al ‘Cavaliere d’acciaio’ ed a Paolo Pileri e dal Maxi moto Group 2.0.

LE FOTO DELLA CERIMONIA

Tributo Dopo il raduno di fronte al monumento di Carlo Lorenzetti intitolato all’indimenticato campione, in viale dello Stadio, il gruppo di motociclisti ha raggiunto la tomba del centauro all’interno del cimitero di Terni e, successivamente, il punto della statale 209 Valnerina – a Cervara – dove il 5 marzo del 1962 Libero Liberati perse la vita in sella alla sua moto.

Giulio Liberati, nipote di Libero

Giulio Liberati, nipote di Libero

Presenti Una commemorazione semplice e sentita, a cui hanno partecipato anche Giampiero Sacchi, il nipote del campione, Giulio Liberati, l’ex motociclista Remo Venturi, il presidente del Motoclub Massimo Mansueti e l’ex presidente Paolo Rossi. Con loro, oltre cinquanta motociclisti e appassionati delle due ruote, per ricordare un uomo entrato nella storia dello sport e in quella di Terni, aiutando la città a risollevarsi dopo i terribili anni della guerra.

LE PAROLE DI GIULIO LIBERATI E GIAMPIERO SACCHI, VIDEO

Un eroe Il nipote, Giulio Liberati, ha ringraziato le persone accorse per commemorare il nonno affermando che «è bello vedere tutte queste persone, fa molto piacere; per la nostra famiglia è come se fosse stato un eroe».

Giampiero Sacchi Il presidente onorario – proprietario e amministratore del team Iodaracing – del ‘Motoclub Terni Pileri-Liberati’ – ha sottolineato che «il compito di un’istituzione come il Motoclub sia proteggere e ricordare le memorie di chi ci ha preceduto. Siamo una città fortunata in tal senso, non tutte possono vantare due campioni del mondo di motociclismo. A volte – continua Sacchi – mi domando se sia giusto trasformarlo in un giorno di festa, ma credo di sì. Spero solo che, chi verrà dopo, possa continuare questo lavoro di ricordo senza nessun doppio scopo. Con affetto, come è stato fatto finora».

Iniziative Dopo il ritrovo in piazza Europa, i centauri del Maxi moto Group 2.0 hanno raggiunto la lapide che ricorda Liberati a Cervara, deponendo una corona d’alloro.

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