Terni, in via Battisti c’è chi si ‘allea’ e scommette sul futuro

La pasticceria Modernissima sposterà il punto vendita e condividerà i locali con Tiziancaffè. Passalacqua: «Tanti punti in comune»

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di F.L.

Un ‘sodalizio’ tra due delle attività commerciali più storiche e conosciute a Terni, un ‘format’ che potrebbe rappresentare una novità nel commercio cittadino, in questi mesi in fermento soprattutto per l’avvento delle grandi superfici di vendita fuori dal centro. È ciò che, a breve, vedrà protagonisti la pasticceria Modernissima e il Tiziancaffé, entrambi a conduzione familiare e da sempre in via Battisti. La pasticceria sposterà il proprio punto vendita, anche se solo di qualche metro, e sarà porta a porta con il negozio specializzato nella vendita di vini, caffé e dolciumi.

Il Tiziancaffè

Scelta ragionata

Le due attività condivideranno infatti i locali attualmente occupati proprio dal Tiziancaffé, che saranno suddivisi in due negozi ‘gemelli’ che si svilupperanno longitudinalmente. «Era da cinque anni che avevo in mente questa idea, già allora l’avevo prospettata alla famiglia Tiraforti, proprietaria della Mondernissima, con la quale ho rapporti pluriennali» spiega Carlo Passalacqua, titolare del Tiziancaffé e ‘regista’ dell’operazione. Che si dice convinto della bontà dell’unione, perché «pur facendo ognuno il suo lavoro – aggiunge -, abbiamo tanti punti in comune». «Il fatto di essere due attività storiche – continua Passalacqua -, di essere sempre state collocate qui e di rappresentare un punto di riferimento per i ternani. Stando uno accanto all’altro, creeremo un connubio che a Terni non esiste».

Trasferimento a primavera

Grazie alla riorganizzazione degli spazi e all’utilizzo degli ampi magazzini, che arrivano fino a via Pacinotti, l’area vendita del Tiziancaffé passerà dagli attuali 150 metri quadri a 210, circa 60 ne guadagnerà anche la Modernissima, che avrà anche il laboratorio sullo stesso piano. «I lavori dovrebbero iniziare dopo Pasqua – dice Passalacqua -, dunque nella seconda metà di aprile. Spero di accorciare i tempi il più possibile, io sono già pronto con la squadra, cercando di accelerare la parte preparatoria. L’idea, che deve essere portata a caduta dagli architetti è quella di realizzare un passaggio comunicante tra i due locali, ma questo è appunto un dettaglio in via di definizione». 

La pasticceria Modernissima

Via Battisti carta vincente

Via Battisti, dunque, continua ad essere considerato un punto strategico. «Noi siamo in questi locali dal 30 aprile 1967 – dice Passalacqua -, non ci siamo mai spostati. La Modernissima addirittura da qualche anno prima di noi. Premesso che tutti i commercianti vorrebbero un mega parcheggio davanti al negozio, noi non possiamo lamentarci. Con tutti i cambiamenti che ci sono, via Battisti commercialmente ha retto meglio di altre aree. Basta vedere quanti locali vuoti ci sono, praticamente zero. È una via di accesso alla città, è a doppio senso, ha una grande intensità di traffico sia di giorno che di notte. Commercialmente parlando già di per sé rappresenta una pubblicità».

Le prospettive per il futuro

In tempi di grandi cambiamenti nel settore del commercio cittadino, una riflessione da parte di chi ci lavora da decenni è inevitabile. «I centri commerciali non mi spaventano, perché noi facciamo un altro tipo di lavoro. Ma resto amante dei centri delle città – commenta Passalacqua -, il rischio dello sviluppo dei centri commerciali è di svuotarli di interesse e linfa. Questo è un peccato. Ad oggi a Terni c’è una quantità superfici commerciali notevolissima, forse anche superiore, in proporzione agli abitanti, di altre città. Ma il centro rimane il biglietto da visita». Se il Covid non ha frenato le vendite per il Tiziancaffé – «il lavoro è cresciuto perché la gente viaggia di meno, si muove di meno va meno al ristorante, dunque si gratifica con una bella bottiglia o una buona cioccolata» -, la consapevolezza è che il futuro è comunque in parte legato alle prospettive della città. «Terni negli ultimi 20 anni ha avuto un impoverimento progressivo – conclude Passalacqua -. La sfida per il futuro è enorme, se la città saprà agevolare il flusso di risorse che sta arrivando avrà una ricaduta su tutti i settori e sul commercio di conseguenza».

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