Terni, in via Corrieri va all’asta terreno Paip da 6.400 mq. Per ora ci sono le caprette

La storia nasce da un fallimento di anni fa: ora tutto all’asta per un prezzo base da 224 mila euro

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di S.F.

Non solo palazzi e negozi. Per diverse ragioni all’asta possono finire anche terreni più o meno grandi – uno piccolo ad esempio è in viale Aleardi – ed è il caso della curiosa storia che riguarda un’area Paip in via Corrieri, a pochi passi da dove è previsto il centro di raccolta Asm: è qui che è scattata una procedura per un’area da ben 6.400 metri quadrati legato ad un fallimento del 2013. Per ora è occupata dalla Siges srl e ci sono due caprette che circolano. Il tentativo di vendita è programmato per il 4 maggio 2023 ed a seguire la vicenda è il curatore fallimentare Francesco Angeli.

Capre e baracche

Siamo in un’area periferica dal quale si accede da via Narni. Si tratta di un’area destinata ad insediamenti produttivi che nel 2002 è stata ceduta dal Comune ad una società privata: «Il terreno – si legge nella perizia pubblica – ha una forma quadrata, un’orografia pianeggiante ben servito dalla strada di lottizzazione
che confina sul lato Sud. A nord confina con sede ferroviaria di raccordo base logistica ex Basell a est e ovest con altri lotti della lottizzazione. Attualmente presente una precaria recinzione e alcune baracche poggiate al suolo, presenza di materiale vario depositato sul terreno. Restanti aree presenza di vegetazione spontanea». La curiosità più rilevante è tuttavia legata alla presenza degli animali che, all’apparenza, sono in buone condizioni. Certo, il contesto per loro non è il massimo considerando cosa c’è nei dintorni.

La domanda giudiziale

Il prezzo a base d’asta è quantificato in 224 mila euro mentre il minimo per prendersi l’area è fissato a quota 168 mila euro: «Sul bene immobile è trascritta una domanda giudiziale, nonché la relativa sentenza, che non preclude il trasferimento – viene specificato – della proprietà del bene immobile stesso. La cancellazione della domanda giudiziale sarà a cura ed a carico dell’aggiudicatario. La ‘liberazione’ sarà a cura ed a carico della procedura fallimentare». Storia che va avanti da anni e che ora vede l’evoluzione con il tentativo d’asta. Di certo proprio di fronte al terreno c’è una buca stradale – un discreto cedimento a giudicare dalla profondità – niente male.

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