Terni, istituto Leonino: la Uil rinfodera le armi

La segretaria del sindacato scuola: «A me è stato detto che si vuole rilanciare l’istituto, vuol dire che ci sarà la possibilità, per tante persone, di continuare a lavorare»

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Don Marco Baroncini

L’impiegato licenziato all’istituto Leonino? «Le situazioni personali si valuteranno sulla base dei documenti». Il mancato rispetto dei contrati di lavoro, le riduzioni di orario e le proposte di modificare mansioni e retribuzioni? «L’istituto dice che in precedenza l’orario era stato ampliato e che ora è stato riportato alla normalità. L’istituto dice che il nuovo regolamento è stato reso noto in anticipo ed ha ottenuto la piena approvazione del personale. Del resto i part time non sono stati toccati». Il fatto che tutto sia avvenuto senza nessun coinvolgimento dei sindacati? «L’istituto dice di non averci pensato». E, in buona sostanza, «quello tra noi e don Marco Baroncini (il presidente della Fondazione Tizzani, che gestisce la scuola privata cattolica ternana sotto l’attenta supervisione di monsignor Ernesto Vecchi da Bologna; ndr) è stato un incontro tranquillo».

Lucia Marinelli

Tregua disarmata Dopo il confronto di giovedì, insomma, secondo la segretaria della Uil Scuola di Terni, Lucia Marinelli, quella che aveva portato un gruppo di dipendenti della scuola cattolica ternana a rivolgersi a lei potrebbe essere derubricata ad una specie di tempesta in un bicchiere (piccolo) d’acqua: «Chiaro che tutte le cose che ho appreso le voglio approfondire e, anzi, mi piacerebbe che l’istituto Leonino avviasse confronti anche con le altre sigle sindacali, così da poter avere informazioni più complete e attendibili». Ma, insomma, «mi pare che adesso si abbia una visione più chiara sulla reale situazione esistente».

Le ‘voci’ Già, perché secondo Lucia Marinelli «è sempre opportuno verificare alla fonte le voci che circolano e che possono essere inesatte, incomplete o esagerate». Insomma, al Leonino va tutto bene? «A me è stato detto che si vuole rilanciare l’istituto e questa per me è una notizia positiva, perché vuol dire che ci sarà la possibilità, per tante persone, di continuare a lavorare».

 

 

 

 

 
 

 

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