Terni, svaligiano casa dell’amico ricoverato

Due romeni sono stati denunciati dalla polizia di Stato al termine di un’indagine-lampo condotta fra sabato e domenica

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Di solito si dice che ‘chi trova un amico trova un tesoro’. Non sempre è vero: due cittadini romeni hanno approfittato del breve ricovero all’ospedale di Terni di un loro conoscente, per entrargli in casa – che si trova non distanze dalla stazione ferroviaria – e rubare due biciclette dal valore complessivo di 8 mila euro. Per loro c’è la denuncia della polizia di Stato.

Indagine lampo

Sono stati gli agenti della squadra Volante della questura di Terni ad individuare nel giro di poche ore i responsabili del furto ai danni di un ternano di 49 anni, appassionato di sport, derubato di due costose biciclette in carbonio e di numerosi oggetti ed effetti personali.

Il blitz

I due romeni, che sabato pomeriggio – prima che si rendesse necessario il ricovero in seguito ad una caduta – avevano pure accompagnato il loro amico a casa, sono stati notati domenica mattina mentre entravano ed uscivano dall’appartamento del ternano con un secchio e dei borsoni pieni di oggetti. A chi gli aveva chiesto cosa stessero facendo, avevano spiegato: «Stiamo ripulendo e mettendo in ordine la casa del nostro amico».

I sospetti

Sapendo però che il 49enne, nel frattempo, era stato costretto a rivolgersi alle cure del ‘Santa Maria’, alcuni vicini hanno avvertito i familiari dell’uomo che, a loro volta, hanno chiamato la polizia di Stato, essendo tutto sin troppo sospetto. Così sono partite le ricerche dei due soggetti da parte della polizia di Stato e domenica pomeriggio la pattuglia della Volante ha notato uno di loro – 33enne senza fissa dimora e con diversi precedenti – discutere animatamente con la vittima del furto, nel frattempo dimesso dal nosocomio.

Pedinato

Alla polizia quest’ultimo ha spiegato di essere stato derubato e di avere fondati sospetti sul 33enne, pronto però a negare su tutta la linea. Ma la polizia aveva gli stessi dubbi del ternano e, dopo alcune formalità in questura, gli agenti hanno iniziato a pedinare il romeno, nella convinzione che prima o poi avrebbe raggiunto il complice o la refurtiva.

Scoperti

E infatti alla fine la Volante lo ha visto entrare in un palazzo del centro: nel cortile c’erano proprio le due biciclette rubate e dalle finestre di un appartamento al seminterrato, spuntavano invece i borsoni ancora pieni degli oggetti sottratti al ternano. Scontata la denuncia a piede libero, al pari del complice poi identificato – un altro romeno, 52enne e anche lui noto alle forze dell’ordine – per furto aggravato. Ora le loro posizioni sono al vaglio dell’ufficio immigrazione per l’eventuale espulsione dall’Italia per motivi di pericolosità sociale.

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