della Lega Terni
Con un incendio ancora in corso, e senza nessun dato oggettivo in mano, è divampata la scoppiettante retorica della inutile opposizione di quel che resta dell’ormai (e per fortuna) spento, Movimento 5 Stelle. Comunicati stampa imbarazzanti, scritti sicuramente troppo a caldo, una senatrice che vorrebbe coordinare le attività dei vigili del fuoco, una violenta critica perché ‘il carro schiuma’ è arrivato da Perugia, la richiesta di un piano di emergenza di tutte le imprese ternane e umbre e infine un bel video vista incendio, durante il quale vengono accusati anche i cittadini ternani di non assumersi le proprie responsabilità.
Questi sono solo alcuni dei fuochi d’artificio sparati da questa armata Brancaleone nelle ultime ore. A chiedere le dimissioni della giunta ternana, sono proprio i maestri della strumentalizzazione a tutto campo e a prescindere, neanche capaci di scrivere un’interrogazione. Sì perché in un atto depositato in Senato, il M5s, denunciando il recente rogo Ferrocart, dichiara che il sito in oggetto ricade nel Sin Terni-Papigno e in zona a rischio idraulico R4.
Peccato che il Sin di Terni si trovi dall’altra parte della città e che il rischio idraulico dell’area Ferrocart sia R3. Eppure bastava documentarsi meglio; neanche più quello oramai. E intanto in attesa di conoscere gli sviluppi della situazione, e lasciando lavorare piuttosto chi è competente e responsabile in materia, non resta che rigettare ai mittenti le loro affermazioni e improvvisazioni politiche.