Si chiama Rena e si definisce «un’associazione nazionale di ispirazione civica e indipendente, animata da cittadini e organizzazioni che vogliono un Paese aperto a sperimentare politiche innovative, in cui le soluzioni ai problemi siano formulate e gestite in modo più collaborativo e trasparente, nel quale gli attori pubblici e privati si sentano responsabili delle proprie azioni verso la comunità. Dall’anno della sua fondazione (2007), Rena è cresciuta fino a contare oltre 120 soci, insieme ambiscono a costruire la Rete dell’intelligenza collettiva al servizio dell’Italia».
Di Pietro Per la prima volta nella storia di Rena il direttivo ha scelto come presidente una donna, Linda Di Pietro – 38 anni, ternana, imprenditrice della cultura – che commenta così il risultato: «Il nuovo direttivo ha di fronte a sé una grande sfida, e una grande opportunità: contagiare Rena e le sue comunità con la bellezza, condividerne il coraggio, accenderne la passione. Perchè c’è un Paese, in costante cambiamento, di cui vogliamo continuare a prenderci cura. Aprirci al futuro è la nostra missione».
Il direttivo La scelta dei nuovi componenti del consiglio direttivo «si inserisce in un quadro di forte rinnovamento. Antonio Aloisi (vice presidente), Silvia Givone (segretario generale), Damien Lanfrey (strategia), Roberto Lucarella (comunicazione), Emilio Martinotti (tesoriere), Andrea Milan (rete) rappresentano le anime, i percorsi, i sentimenti e la geografia dei tanti associati che animano Rena».