Terni, mascherine e gel: cari e introvabili

Coronavirus: parlano alcuni farmacisti chiamati a gestire il boom di richieste. Con le corte finite, c’è chi ha riprodotto i disinfettanti in laboratorio

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di Alice Tombesi

Una corsa all’assalto di mascherine e gel igienizzanti. Impresa vana per moltissimi ternani che, negli ultimi giorni dopo lo scoppio del focolaio di Coronavirus nel nord Italia, si sono recati in farmacia alla ricerca dei due prodotti consigliati per prevenire la patologia.

La corsa all’acquisto

«C’è tantissima richiesta, la gente non sa come prendere precauzioni, non sanno se l’uso di queste mascherine sia efficace o meno e se servano solo a chi viaggia o anche solo per uscire di casa», spiegano dalla farmacia Aita di Terni. La corsa alle mascherine sembrava essersi stoppata dopo un primo round seguito alla dichiarazione di emergenza globale da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità ma negli ultimi giorni, con la diffusione repentina del virus in diverse regioni del nord Italia, il panico ha ripreso a diffondersi e con lui l’assalto alle farmacie. «Le abbiamo esaurite, riordinate più di 400 e di nuovo esaurite – afferma la dottoressa -. In tutto ciò bisogna far fronte anche alla speculazione delle ditte di rifornimento: il costo di vendita era di 8 euro a mascherina rispetto alle 2 euro solite. Nel giro di due giorni, quando abbiamo mandato la nuova richiesta di ordine, il prezzo era ulteriormente aumentato di 1 euro».

La riproduzione in laboratorio

Stessa carenza anche per la farmacia Mariani: «Solo nella giornata di oggi trenta, quaranta persone sono venute a chiederci le mascherine. Di solito ne vendiamo dieci l’anno, adesso ne abbiamo vendute tantissime e per questo sono esaurite. Lunedì è finito anche il gel disinfettante». Il secondo consiglio di prevenzione dal virus è proprio l’uso della sostanza che, stessa sorte delle mascherine, è finita nel giro di poche ore nella maggior parte delle farmacie, tanto che alcune di loro, la farmacia Aita e la farmacia comunale in corso Tacito ad esempio, hanno deciso di riprodurlo in laboratorio utilizzando le stesse percentuali presenti nei gel in commercio: «Lo abbiamo preparato e venduto. Adesso siamo in attesa che i rifornitori ci mandino le materie prime per crearlo ma il problema è che sono finite anche da loro», spiegano da Aita.

L’attesa e le scolaresche

Un’allerta che spazia dai più giovani ai più anziani: «Lunedì all’uscita di scuola intere scolaresche sono venute a chiederci il gel» afferma la dottoressa della farmacia comunale. Ma c’è chi crede anche che quello del Coronavirus e della corsa ai rifornimenti, soprattutto quelli sanitari, sia un allarmismo o meglio: «Una bolla di sapone» come afferma il dottor Mariani dell’omonima farmacia in piazza Europa. Nell’attesa che scoppi la ‘bolla’ del virus, i ternani continuano le file in farmacia sperando che il loro sia il prossimo nome spuntato dalla lista d’attesa.

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