Terni, mense e servizi: «Fermate il Comune»

Il CoSec, dopo la soddisfazione della settimana scorsa, torna all’attacco sull’aumento dei prezzi in vista del consiglio comunale

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Terni cosec menseErano soddisfatti solo una settimana fa – per l’assenso a discutere in maniera più approfondita dei dati disaggregati -, dopo la II commissione consiliare. Vento cambiato: il CoSec, dopo la delibera della giunta di martedì scorso e in attesa dell’appuntamento pubblico odierno alla ‘Ferriera’ e del consiglio di giovedì pomeriggio, torna ad attaccare.

del CoSec

Fanno danni. Nonostante l’incontro in II° Commissione, nonostante la procedura condivisa di fermare ogni iter in attesa di approfondimenti la giunta ha deciso di procedere. Giovedì 28 aprile porterà in consiglio comunale la delibera 70 del 19 aprile 2016 sulle tariffe e contribuzioni per i servizi a domanda individuale. La refezione scolastica aumenterà in maniera lineare del 15% che si somma all’aumento del 10% di soli due anni fa. Di quanto aumenterà fra due anni dopo che saranno privatizzate?

La giunta si sta muovendo in un crinale pericoloso, dice che non aumenta le tasse ma aumenta le tariffe e i contributi, dice che il bilancio sarà difficile e intanto mette in difficoltà centinaia di famiglie ternane. Tutti hanno chiesto una rimodulazione più equa degli scaglioni Isee, ma ancora si lavora su quattro scaglioni penalizzando così i nuclei familiari più deboli.

Il tempo c’era e c’è tutto, ma non hanno voluto. La giunta ha scelto un atto unilaterale: «Voi discutete, noi decidiamo». Giovedì si assisterà alla prima tappa del breve percorso che condurrà alla concessione del servizio, infiocchettato nella garanzia della ‘qualità’ e legittimato dai ‘tavoli tecnici’. Tutti sappiamo che non è così: le bugie hanno il naso lungo e le gambe corte.

Abbiamo chiesto al sindaco di prendere posizioni ufficiali, ma nei luoghi ufficiali non si è mai visto scegliendo l’assemblea del Pd sulla refezione scolastica. All’assemblea targata Pd il sindaco benedirà l’incremento delle tariffe e consacrerà la ‘concessione’ in nome del bene superiore della ‘qualità’ e del ‘bilancio’. Un bilancio critico che ricadrà sulle spalle dei bambini, dei ragazzi, delle famiglie ma che mette in sicurezza chi quel buco l’ha creato. Un sindaco che elude i luoghi ufficiali del confronto e della responsabilità in favore di pulpiti amici dai quali pontificare.

Ma noi sappiamo. La giunta è accerchiata dalla consapevolezza dei più. Noi sappiamo il perché e sappiamo che dopo la refezione scolastica è il momento dei servizi educativi. Noi ci opporremo con tutte le forze. Il CoSec chiede a tutti i soggetti coinvolti di esprimersi senza ambiguità per fermare gli aumenti. Di chiedere che si proceda prima con una equa rimodulazione degli scaglioni Isee, poi con agli approfondimenti e solo successivamente, se necessario e in forma equa, agli aumenti. Il tempo volutamente perso dalla giunta non deve ricadere sui bambini e sulle famiglie. Chiediamo alla Cgil di uscire fuori dall’ambiguità e di dire chiaramente la sua posizione rispetto agli aumenti e alla privatizzazione: o è a favore oppure è contraria. Questo è il tempo delle responsabilità, il tempo della ‘foglia di fico’ è scaduto.

Il CoSec chiede al presidente del consiglio comunale e al consiglio stesso di rinviare la discussione della delibera 70/2016 a dopo l’incontro previsto in II° Commissione e agli esiti di quest’ultima.

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