Terni, Monti Martani: imbrattate con spray rocce e alberi. Cai: «Volontari indignati»

Nel mirino i sentieri del territorio: «Situazione insostenibile»

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La denuncia è della sezione ternana ‘Stefano Zavka’ del Cai e riguarda i Monti Martani. C’è qualche incivile che si è messo in evidenza con le bombolette spray, un pessimo spettacolo.

 

 

 

 

L’amarezza

«Ancora una volta dobbiamo segnalare – sottolinea il presidente Massimiliano Raggi – una serie di atti vandalici sui sentieri del nostro territorio; in questi ultimi giorni, infatti, sono stati presi di mira i percorsi della parte ternana dei monti Martani, in particolare il sentiero 670 che collega l’area archeologica di Carsulae alla Fontana della Mandorla. I soliti ignoti, armati di bombolette spray color fucsia, hanno inspiegabilmente imbrattato rocce, alberi e, in alcuni casi, anche la classica bandierina ‘rosso-bianco-rosso’ prevista dalla legge ed in uso in tutto il territorio nazionale, e non solo, per segnare i sentieri. L’accaduto è particolarmente grave perché la zona vandalizzata è oggetto dell’ambizioso progetto che il Comune di Terni sta realizzando nell’ambito del Pnrr denominato ‘Cesi porta dell’Umbria e porta delle meraviglie’. I numerosi volontari del Cai di Terni e delle altre associazioni locali che mettono a disposizione il proprio tempo libero per curare al meglio la manutenzione della rete sentieristica del settore C6 della Regione dell’Umbria sono indignati e demoralizzati e purtroppo, la situazione è divenuta insostenibile e paradossale: più si incentiva il rispetto dell’ambiente e la promozione del territorio attraverso forme di turismo lento (e la Regione Umbria proprio questo fine settimana ha annunciato presso il Bit di Milano di essere capofila del progetto ‘Scopri l’Italia che non sapevi’ all’insegna, appunto, del turismo lento e dei cammini), più si incontrano ostacoli per l’effettiva accettazione – conclude – e diffusione di questa rilevante tipologia di turismo».

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