Terni, morto in cella: risposte dall’autopsia

Il 38enne trovato senza vita venerdì mattina a Sabbione soffriva di seri problemi gastrici ed assumeva psicofarmaci

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Verrà eseguita lunedì dal dottor Massimo Lancia – medico legale – l’autopsia sulla salma del 38enne moldavo trovato senza vita venerdì mattina nella sua cella del carcere di Terni, dove era recluso dallo scorso febbraio dopo essere stato trasferito da quello di Milano. L’uomo stava scontando una condanna a 18 mesi per furto, con conseguente arresto avvenuto al suo rientro in Italia, dopo che si era allontanato dal territorio nazionale nel corso del processo che lo vedeva imputato.

Ipotesi

Obiettivo del pm Marco Stramaglia è ricostruire nel dettaglio le cause che hanno portato alla morte del 38enne, avvenuta nel sonno e sulla quale un amico – intervistato da Il Giornale – ha sollevato più di un dubbio. Di certo c’è che l’uomo – che nella casa circondariale di Terni non aveva mai dato problemi ed era ritenuto un ‘detenuto modello’ – soffriva di seri problemi gastrici ed assumeva psicofarmaci. Elementi che, se uniti all’eventuale uso anche occasionale di droghe o di altri farmaci, possono potenzialmente creare condizioni letali. Questa è una delle ipotesi sul campo che dovrà però essere vagliata in base ai risultati dell’esame autoptico in programma lunedì.

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