Terni, morto nel Nera: è un giovane africano

Sarebbe di un ragazzo 22enne dell’Eritrea il cadavere recuperato venerdì alla diga di Recentino. Indagano i carabinieri

Condividi questo articolo su

Sarebbe di un 22enne di nazionalità eritrea il cadavere recuperato venerdì pomeriggio dai carabinieri del Nucleo investigativo di Terni, del Norm e del comando stazione di Collescipoli nelle acque del fiume Nera, nei pressi dello sbarramento di Recentino, alle spalle del polo chimico.

Chi era All’ipotesi relativa all’identità – attendibile ma da confermare – ci si è giunti attraverso un documento che il giovane aveva in una tasca dei pantaloni e che, nonostante il tempo trascorso in acqua – il cadavere era in avanzato stato di decomposizione – è rimasto sostanzialmente intatto.

La denuncia Del ragazzo, in Italia come richiedente asilo e residente presso una struttura di accoglienza di Stroncone, ne era stata denunciata la scomparsa – dalla zia – lo scorso marzo presso la Polfer della stazione di Roma Termini. Aspetto che avvalora l’ipotesi che il corpo corrisponda a quanto indicato dal documento. Successivamente, la scomparsa era finita anche all’attenzione della polizia di Stato di Terni e dei carabinieri di Stroncone.

Ipotesi suicidio Sul ritrovamento sono in corso indagini da parte dei carabinieri del comando provinciale di Terni, coordinati dal pm Raffaele Iannella, e la prima ipotesi al vaglio, a fronte degli elementi sin qui raccolti, è quella del suicidio. Il giovane, da quanto appreso, soffriva infatti di problemi psichici.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli