L’allarme è scattato nel pomeriggio di venerdì quando il corpo di un uomo è stato avvistato – dagli operai addetti alla diga di Recentino, alle porte di Terni – in mezzo al materiale trasportato dal fiume Nera.
Ripescato Sul posto si sono portati i carabinieri di Collescipoli, del Norm e del Nucleo investigativo di Terni (presenti rispettivamente il luogotenente Nicola Giuliani, il tenente Mirco Marcucci e il maggiore Giuseppe Nardò). Difficoltose le operazioni di recupero del cadavere a causa dall’avanzatissimo stato di decomposizione che lascia pensare ad una lunga permanenza in acqua (si ipotizzano diverse settimane).
Il Dna Tutta l’operazione è stata coordinata dal pm di turno, Raffaele Iannella, che presumibilmente disporrà l’autopsia e l’esame del Dna. Al vaglio dei militari anche le informazioni contenute nella banca-dati delle persone scomparse. Al momento non è possibile formulare ipotesi più dettagliate anche se gli inquirenti starebbero già vagliando alcune piste piuttosto concrete.