Terni, morto nel Nera: in otto a processo

Rinviate a giudizio otto persone per la tragica fine di Egidio Pennacchi, l’operaio caduto nel fiume nei pressi della passerella del Cassero

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Il gup del tribunale di Terni Simona Tordelli ha rinviato a giudizio otto persone – sette delle quali accusate di omicidio colposo ed una per il reato di ‘rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro’ – nell’ambito del procedimento avviato dalla procura di Terni – pm Elisabetta Massini – in seguito alla morte di Egidio Pennacchi, l’operaio 46enne di Ferentillo precipitato il 24 febbraio del 2014 nelle gelide acque del fiume Nera, mentre stava potando alcune piante nei pressi della passerella di via del Cassero.

UNA TARGA PER L’OPERAIO MORTO NEL NERA

La targa in ricordo di Egidio Pennacchi

La targa in ricordo di Egidio Pennacchi

La tragedia All’improvviso la gru su cui Egidio Pennacchi stava lavorando si era ribaltata e lo sfortunato operaio era precipitato nel fiume. I soccorsi erano scattati immediatamente ma con il passare delle ore, l’angoscia aveva finito per lasciare spazio alla rassegnazione. Soltanto dopo 36 giorni di ricerche a tutto campo, con uno sforzo imponente da parte dei vigili del fuoco di Terni e del soccorso alpino e speleologico dell’Umbria, era stato possibile recuperare il corpo dell’uomo, padre di quattro figli.

EGIDIO PENNACCHI, IL RICORDO DEL FRATELLO – VIDEO

A giudizio Fra gli otto imputati – nessuno dei quali ha inteso optare per riti alternativi – ci sono soggetti collegati a vario titolo con le imprese che hanno acquistato, affittato e utilizzato il mezzo su l’operaio 46enne stava lavorando, il verificatore del mezzo, il manovratore della cesta aerea finita nel fiume e il legale rappresentante della ditta per cui Egidio Pennacchi lavorava. Un’ottava persona, socio dell’impresa che aveva curato gli interventi di riparazione del mezzo, è accusata di ‘rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro’. Gli otto sono difesi dagli avvocati Francesco Mattiangeli, Doriana Succhiarelli, Mauro Biscetti, Donatella Virili, Federico Rosica e Gianluca Salvini. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 13 aprile di fronte al tribunale di Terni in composizione monocratica.

La ricostruzione Per l’accusa, l’utilizzo del mezzo sarebbe stato caratterizzato da tutta una serie di irregolarità, dalla formazione agli aspetti pratici, a partire dal malfunzionamento della valvola preposta a regolare la stabilità del complesso e che non è servita a bloccare l’elongazione del braccio meccanico oltre il limite previsto dal libretto di omologazione.

I familiari di Egidio Pennacchi, persone offese nel procedimento e rappresentati dall’avvocato Francesco Montalbano Caracci, non si costituiranno parte civile: «La scelta è stata quella di far valere le ragioni della famiglia Pennacchi in sede civile – afferma il legale – e considerando il tipo di materia, non escludiamo il coinvolgimento di altri soggetti che non sono stati interessati dall’azione penale avviata dalla procura».

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