Terni, nata prematura: ginecologo a giudizio

Per l’accusa il fatto sarebbe legato ad un’errata diagnosi del medico. I consulenti della difesa: «Ha operato correttamente»

Condividi questo articolo su

di F.T.

Per l’accusa non avrebbe diagnosticato una grave infezione, causando indirettamente la nascita prematura di una bimba, venuta alla luce alla 29° settimana di gravidanza, con conseguenze per la salute della madre e della piccola. Imputato per lesioni personali colpose è un ginecologo ternano di 64 anni.

I primi dolori Erano i primi di agosto del 2012 e la donna in stato di gravidanza si era rivolta al ginecologo, di fiducia, in seguito ai forti dolori addominali accusati. Il medico in quell’occasione – telefonicamente, visto che era in ferie – aveva diagnosticato una minaccia di parto pre termine, prescrivendo un farmaco per fermare le contrazioni.

In ospedale Il medicinale avrebbe attenuato i dolori per un paio di settimane. Fino a quando, era il 22 di agosto, non erano ricomparsi più forti di prima. In ospedale, a Terni, la donna era stata visitata dallo stesso medico – di turno al Santa Maria – che aveva riscontrato una ‘lieve vaginite’ da curare con un antimicotico.

Il parto Il giorno dopo la donna, con dolori lancinanti dovuti in realtà all’inizio del travaglio, si era recata di nuovo in ospedale e lì i medici, finalmente, riscontravano contrazioni regolari dovute al parto in corso. Di lì a poco la donna dava alla luce la piccola, poi ricoverata per alcune settimane in terapia intensiva neonatale.

L’infezione Il successivo esame istologico sulla placenta, evidenziava una corionamniosite – infezione che colpisce le membrane fetali e il liquido amniotico – in fase acuta necrotizzante e trasmessa per contagio anche alla piccola, poi curata e sopravvissuta ad una prima fase decisamente complicata.

Indagine e processo La denuncia sporta dai genitori della piccola, seguita dalle indagini della procura di Terni, è sfociata nel processo a carico del professionista 64enne, difeso dagli avvocati Enrico De Luca e Cinzia Calvanese. I familiari della piccola si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Andrea Valentini di Perugia.

Gli esperti Nell’udienza di mercoledì, di fronte al giudice Rossana Taverne al pm Cinzia Casciani, sono stati ascoltati i consulenti citati dalla difesa: il professor Claudio Giorlandino, ginecologo, e il dottor Luigi Carlini, medico legale. Il primo ha affermato che l’imputato «non ha responsabilità rispetto al parto pre-termine, essendosi comportato correttamente, come qualsiasi altro medico avrebbe fatto». Allo stesso modo il dottor Carlini ha confutato, nel merito e nel metodo, gli esiti della consulenza disposta dalla procura di Terni. Al termine il procedimento è stato aggiornato al prossimo 2 dicembre.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli