Terni, ‘No Acquedotto’: «Sospesi i lavori»

Nell’orto sociale ‘Neraviglioso’ a Ferentillo un «presidio pacifista e non violento: in programma iniziative che potrebbero provocare un rinvio almeno fino a lunedì»

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di Fra.Tor.

Loro, quelli del coordinamento ‘No acquedotto per la difesa del Nera’, lo hanno detto anche ai carabinieri, che sono andati a vedere che cosa stesse succedendo: «La nostra è una protesta pacifica, per tutelare il bene di tutti». Perché martedì mattina il comitato ha promosso «un presidio permanente presso l’orto sociale collettivo ‘Neraviglioso’, rinominato per l’occasione ‘libera repubblica del Nera’ per difendere una terra comune dalle ruspe dell’acquedotto senz’acqua, nefasto per l’ambiente della Valnerina e per il fiume Nera ed inutile per la popolazione».

LE FOTO DEL PRESIDIO 

Il presidio Dal coordinamento nel corso della mattinata hanno spiegato che «a ‘Neraviglioso’ abbiamo costruito un presidio pacifista e non violento con un accampata di tende, pranzi collettivi, concerti, proiezione di video per la difesa del Nera e dell’ambiente cui il comitato invita cittadini, giovani, organizzazioni ambientaliste, sociali e sindacali. Abbiamo denunciato il carattere speculativo dell’opera che inizialmente costerà alla collettività oltre 17 milioni di euro ed il fatto che per i lavori il Sii non ha proceduto ad una gara di appalto europea, come prevede la normativa, ma ha assegnato direttamente, in house, al socio privato i lavori».

LE MOTIVAZIONI DEL PRESIDIO ED IL CONFRONTO CON I LAVORATORI – IL VIDEO

«Difendiamo i beni comuni» I partecipanti al presidio rivendicano «la legittimità delle lotte per difendere i beni comuni come l’acqua ed i territori come la Valnerina» e denunciano «l’assurdità delle grandi opere e nello specifico di un’opera che attraversa la Valnerina e la Cascata delle Marmore senza che sia stata trovata l’acqua nei pozzi di Terria, scavati tra l’altro sulla discarica di rifiuti del comune di Ferentillo».

Tutto sospeso Contattati telefonicamente da umbriaOn nel pomeriggio, dal coordinamento hanno fatto sapere che «i lavori dal vicino sono terminati e che le ruspe non dovrebbero, almeno nelle prossime ore, entrare nell’orto perché non hanno avvisato la proprietà». Fanno sapere, inoltre, che «la proprietaria, subito dopo pranzo, ha contattato Prefettura, carabinieri e Sii, comunicando loro che da martedì a domenica sera, in quell’area, erano in programma delle iniziative e che la ditta avrebbe dovuto comunicarle l’inizio dei lavori. Quindi tutto sospeso, forse, fino a lunedì».

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