Terni, nodi ambientali: «Regione assente»

Botta e risposta M5S-assessore circa l’assenza della Regione ai tavoli su Tk-Ast e inceneritori

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Un’assenza che si fa sentire: quella della Regione che da almeno quattro anni – «in maniera del tutto ingiustificata» – non partecipa ai tavoli inter istituzionali su acciaieria e inceneritori di Terni: «Tutto ciò nonostante le tante criticità ambientali e sanitarie del ternano, con contaminazione di aria, suoli, acque e alimenti certificata da Arpa e Usl». A rinnovare la denuncia è il capogruppo del M5S in consiglio regionale, Andrea Liberati, che ha presentato un’interrogazione urgente in seconda commissione.

La risposta è arrivata dall’assessore regionale Fernanda Cecchini: «Le conferenze dei servizi per il rilascio delle Aia (autorizzazioni integrate ambientali, ndR) prevedono che spetti alla Regione il coordinamento con il procedimento di Via (valutazione di impatto ambientale, ndR) ed è con questo atto che la Regione si esprime in merito ai diversi aspetti ambientali, fermo restando che l’esito della Via è elemento indispensabile e condizionante la stessa Aia. Ciò sottintende la piena partecipazione regionale ai procedimenti in questione e la non essenzialità della presenza in sede di conferenza dei servizi. Inoltre – ha aggiunto la Cecchini – la titolarità della funzione autorizzativa in questione spetta alla Provincia, anche se con la legge regionale 10 di quest’anno torna ad essere regionale, ma siamo in corso di riacquisizione. La qualità della vita nel ternano è quantomai all’attenzione della giunta regionale».

«Agevolato il saccheggio» Liberati si è dichiarato «insoddisfatto della risposta, perché l’assenza della massima istituzione ha sicuramente agevolato la svendita e il saccheggio dei nostri beni comuni a vantaggio delle multinazionali di turno. Allora la nuova Aia – ha aggiunto – non si può concedere perché non vengono garantiti gli standard ambientali, come certificato dalla presenza di nichel e cromo e contaminazioni da Pcd, quest’ultime certamente riconducibili all’incenerimento. In ogni caso – conclude il consigliere – il Movimento 5 Stelle effettuerà nei giorni 1 e 4 settembre prossimi un presidio a Terni per impedire che vengano conferiti ulteriori rifiuti e per lo stop all’inceneritore».

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