Terni, nuovo padrone per l’area Edilstart

A comprare sarebbe stata la Cosmo, titolare del marchio Globo, per un milione e 300 mila euro: torna in auge l’ipotesi Decathlon

Condividi questo articolo su

Un milione e 300 mila euro. A questo prezzo è passata di mano – all’asta – l’area di Maratta che, a cinque anni dalla stipula della prima convenzione tra il Comune e la società Edilstart (ora in liquidazione), è rimasta desolatamente vuota e preda delle erbacce.

Cosmo A comprarsi tutto sarebbe stata la Cosmo, società già presente sul territorio con il marchio Globo – un punto di vendita è a poche centinaia di metri di distanza dai terreni in questione – e sono subito iniziate le ipotesi su quella che potrebbe essere la conclusione dell’operazione: manco a dirlo è subito tornata a farsi avanti l’ipotesi, che a Terni è sempre di moda, relativa a Decathlon.

Terni Maratta Edilstart (2)

I terreni interessati

La storia Ufficialmente sarebbe successo che «il Comune stipulò con Edilstart una prima convenzione il 28 marzo del 2011 – ha ricostruito di recente l’assessore all’urbanistica Francesco Andreani – e poi, il 16 dicembre del 2013, ne venne fatta una seconda, con una nuova richiesta di costruzione che è ancora in fase di esame, ma non ci sono irregolarità».

I dubbi Nel frattempo, però, la società Edilstart è finita, come detto in liquidazione e su quel terreno, aveva denunciato Enrico Melasecche (I love Terni) «assegnato ad un prezzo troppo basso rispetto al suo valore (complessivamente si parla di oltre 40 mila metri quadrati; ndr) sappiamo che la semisfera di cristallo che doveva essere la parte erchitettonicamente più qualificante dell’iniziativa (e destinata ad ospitare il museo del motori; ndr) non la vedremo mai è probabilmente non è stata nemmeno disegnata. Mentre non sappiamo nulla su cosa si voglia effettivamente mettere dentro quei capannoni che si vogliono costruire e chi ci sia dietro tutto questo, oltre agli affaristi, quelli sì ben noti a tutti, che circolano liberamente per gli uffici comunali che, di fatto, considerano delle appendici di quelli di loro proprietà».

Le commissioni Della faccenda si è occupata la prima commissione consiliare (in programma per giovedì c’è una nuova riunione), ma molti degli atti sono stati trasferiti alla quarta «perché ritengo – spiega il presidente della ‘prima’, Faliero Chiappini – che siano di sua competenza. Ma noi abbiamo chiesto all’assessore Andreani che, prima di dare il via alla conferenza dei servizi che dovrà decidere quali procedure attivare per l’avvio dei lavori su quell’area, si proceda ad una serie di incontri con la società che ha acquisito il tutto, per avere garanzie sul rispetto del progetto originario».

I dettagli Anche perché, dice ancora Chiappini, «quei terreni erano stati posti in vendita a prezzi effettivamente più bassi di quelli di mercato, ma solo perché tra le condizioni c’erano quelle relative alla valorizzazione complessiva dell’area ed ai possibili riflessi di carattere occupazionale che ne sarebbero derivati. La commissione vuole incontrare i nuovi proprietari anche per chiarire questi aspetti che sono tutt’altro che secondari».

 

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli