Terni, omicidio Bellini: terribile violenza

Il 53enne ternano assassinato – in carcere con l’accusa di omicidio c’è Andriy Halan – è stato ripescato con il cranio sfondato

Condividi questo articolo su

Sarà la dottoressa Sara Gioia, presumibilmente nella giornata di martedì, ad effettuare l’autopsia sul corpo di Sandro Bellini, il 53enne ternano morto assassinato – la morte dovrebbe risalire al giorno stesso della scomparsa, il 18 maggio – e della cui uccisione è accusato il 44enne ucraino Andriy Halan, attualmente in carcere.

Sandro Bellini, la vittima e Halan Andriy, il sospettato

Sandro Bellini e Andriy Halan

Cranio sfondato Dall’esame sul corpo dell’uomo assassinato potrebbero arrivare risposte importanti per lo sviluppo delle indagini. Bellini, infatti, potrebbe essere morto non solo a causa delle ferite infertegli sul corpo  – si ipotizza con uno i più coltelli – ma anche per lo sfondamento del cranio, provocato probabimente da un oggetto pesante con sarebbe stato colpito. E questo spiegherebbe anche la grande quantità di sangue che ha impregnato gli indumenti dell’arrestato e trovati dagli investigatori nella casa di via Castello che continuava a condividere con quella che viene definita la sua ex compagna – una connazionale – che nel frattempo aveva intrecciato una relazione con l’assassinato.

PARLA IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

I dubbi Particolari – il cranio sfondato e l’arma usata per infliggere le ferite sul corpo di Sandro Bellini – che potrebbero non essere trascurabili, perché le domande che gli inquirenti si pongono sono anche relative alla possibilità che l’assassino possa aver avuto dei complici: se i colpi mortali, insomma, siano stati sferrati da una o più persone o se il colpevole materiale – va ricordato che Andriy Halan, anche se gli inquirenti hanno mostrato estrema sicurezza, al momento va considerato solo un sospettato – possa essere ‘solo’ stato aiutato nello spostamento del cadavere e, magari, nel dare alle fiamme l’auto della vittima.

PARLA IL COMANDANTE DEI CARABINIERI

I telefoni Decisivi, anche a questo proposito, i riscontri che arrivano dalle compagnie telefoniche e che permettono di fare sempre maggiore chiarezza sulle ‘presenze’ simultanee, in determinate aree (la casa di Bellini in via Rosselli, quella condivisa da Andriy Halan e la donna presumibilmente contesa tra i due, il luogo del ritrovamento del cadaver, quello in cui è stata trovata l’auto bruciata e gli itinerari che collegano tutti i punti in questione) potrebbe portare a poter chiedere spiegazioni anche ad altre persone.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli