Terni, ordinanza anti botti per capodanno

L’atto è stato firmato mercoledì dal sindaco Latini: stop dalle 16 del 31 dicembre. Previste sanzioni da 50 euro in caso di inosservanza

Condividi questo articolo su

Niente accensione e lanci di fuochi d’artificio – «cui consegua deflagrazione» -, sparo di petardi, scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici provocanti detonazione «in luoghi aperti al pubblico ed in vie, piazze ed aree pubbliche ove transitino o siano presenti i soggetti più fragili e gli animali, con particolare riguardo alle aree a distanze inferiori a 200 metri da ospedali, cliniche, luoghi di ricovero e cura, canili, fatto salvo ove vi siano particolari autorizzazioni ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti». In estrema sintesi è il contenuto della consueta ordinanza anti botti firmata dal sindaco di Terni Leonardo Latini in vista del capodanno.

Achille Lauro, Bertè, Ranieri, Orietta Berti: tutti i nomi del capodanno Rai a Terni

La raccomandazione

Nell’ordinanza viene raccomandato «l’acquisto, esclusivamente presso rivenditori autorizzati, di prodotti pirotecnici muniti della dicitura attestante la possibilità di commercializzazione al pubblico, nonché della prevista etichettatura recante, tra l’altro, i limiti di età e le altre condizioni di vendita, l’istruzione per l’uso, la distanza minima di sicurezza» e di non «affidare a minori prodotti pirotecnici che, anche se non siano espressamente a loro vietati, richiedano una certa perizia nel loro impiego o che comportino comunque un sia pur minimo livello di pericolo in caso di utilizzo maldestro». Infine «di non raccogliere eventuali petardi, botti o altri prodotti pirotecnici inesplosi che dovessero essere rinvenuti». L’inosservanza comporta una sanzione amministrativa con pagamento in misura ridotta di 50 euro «fatta salva, qualora il fatto assuma rilievo penale, la denuncia all’autorità giudiziaria».

Le motivazioni: animali e pronto soccorso

L’attività – si legge nell’ordinanza – «è causa di disagio e oggetto di lamentele da parte dei cittadini, per l’uso incontrollato di artifizi pirotecnici e oggetti similari, spesso senza l’adozione delle minime precauzioni atte a evitare pericoli e danni, diretti e indiretti, all’integrità fisica delle persone, degli animali e all’ambiente; il rumore provocato dai fuochi d’artificio crea in soggetti deboli quali bambini, persone anziane, ammalati, reazioni di disagio psicofisico e l’accensione di fuochi d’artificio provoca una serie di conseguenze negative per gli animali domestici e non, in quanto il fragore dei botti, oltre a generare una evidente reazione di spavento, li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli a rischio di smarrimento e/o investimento». Da qui l’obiettivo di ridurre al massimo lo «scoppio diffuso sul territorio, tenuto conto in particolare del periodo emergenziale dovuto al Covid-19, al fine di evitare, oltre ai conseguenti disagi già evidenziati, il possibile affollamento di persone presso il pronto soccorso in caso di infortuni». Certo, da vedere se effettivamente i controlli saranno così stringenti visto che in passato l’ordinanza non ha sortito un effetto così incisivo.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli