Terni, processo Spada: sentenza più vicina

Sfilata di imputati mercoledì in aula: interrogati in quattro. A maggio le richieste dell’accusa, poi le arringhe dei difensori

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Si avvicina la sentenza del processo ‘Spada’, originato dall’indagine della procura di Terni – incentrata sull’affidamento di tutta una serie di appalti da parte del Comune di Terni – che il 2 maggio del 2017 aveva portato all’applicazione degli arresti domiciliari nei confronti dell’ex sindaco, Leopoldo Di Girolamo. Proprio quest’ultimo è fra le quattro persone interrogate mercoledì in aula, nell’udienza che si è tenuta di fronte al giudice Biancamaria Bertan.

LE INCHIESTE SUL COMUNE DI TERNI

Requisitoria e arringhe in arrivo

A sottoporsi all’esame delle difese e del pm Matthias Viggiano, oltre a Di Girolamo, sono stati gli ex assessori comunali Stefano Bucari, Francesca Malafoglia, Francesco Andreani e Carlo Andreucci della cooperativa Alis. Al termine, il giudice ha fissato il calendario delle prossime udienze che prevede la requisitoria del pm il 27 maggio. Seguiranno le arringhe di una parte dei legali difensori il 15 giugno e l’8 luglio. A queste date ne faranno sicuramente seguito altre per la prosecuzione delle arringhe e, quindi, la sentenza di primo grado che potrebbe giungere in autunno. Venti gli imputati, fra e amministratori, dirigenti e funzionari comunali, del processo incentrato sull’ipotesi di ‘turbata libertà degli incanti’ legata gli appalti comunali per la manutenzione del verde pubblico, per la gestione dei servizi cimiteriali e dei servizi turistici presso la Cascata delle Marmore. Fra gli avvocati difensori figurano Attilio e Daniele Biancifiori, Roberto Spoldi, Mauro Biscetti, Donatella Virili, Massimo Proietti, Francesco Donzelli, Patrizia Bececco, Enrico De Luca, Nicola Pepe.

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