Terni: rapina di Natale al manager delle modelle fra botte, spari e minorenni. La ricostruzione

Due persone in carcere, altre tre – tutte ragazze giovanissime – indagate a piede libero per i fatti avvenuti a Collescipoli

Condividi questo articolo su

La procura di Terni, nella persona del pm Raffaele Pesiri, ha concluso le indagini preliminari in ordine alla rapina avvenuta nella notte fra il 24 e il 25 dicembre 2022 nella villa dell’imprenditore ternano Bruno Bevilacqua, a Collescipoli. La notizia è stata riportata in prima battuta dal quotidiano ‘Il Messaggero‘ con un articolo a firma di Corso Viola di Campalto. Sono in totale sei le persone indagate: cinque – fra cui una minorenne su cui è competente la procura presso il tribunale per i minorenni di Perugia – per i fatti della notte di Natale. Un’altra per una vicenda diversa, datata 22 dicembre 2022, che vede ipotizzati i reati di rapina e sequestro di persona ai danni di un ternano.

Bruno Bevilacqua

La ricostruzione

Circa la rapina di Collescipoli, avvenuta con modalità violente e anche con un colpo di pistola sparato in casa e che aveva colpito il soffitto, due persone – il 28enne albanese A.A. e il 32enne italiano, di Napoli, G.C. – sono finite in carcere a seguito delle indagini della squadra Mobile di Terni. Altre tre – una 18enne di Perugia, una 19enne di Terni e una minorenne di origini straniere – sono indagate a piede libero. In pratica il Bevilacqua, già presidente della Ternana Celebrity di calcio a 5 femminile in serie A, e l’altro imprenditore ternano – secondo quanto ricostruito dall’autorità giudiziaria – avevano partecipato ad una messa di Natale a Roma. Tornando a Terni, intorno alle 4 del mattino, si erano fermati in un locale notturno della zona di Sabbione per fare l’alba in allegria. Lì erano stati avvicinati da due soggetti in compagnia di tre ragazze che, alla fine, avevano convinto il Bevilacqua e l’amico a concludere la nottata a casa del primo, anche per festeggiare il compleanno di una delle ragazze che compiva 18 anni proprio il 25 dicembre.

Accuse, botte e spari

Una volta giunti nella villa dell’imprenditore, noto anche per le attività come manager di modelle e persone dello spettacolo, il Bevilacqua aveva stappato una bottiglia di prosecco e in quel momento i due uomini – identificati dalle indagini nel 28enne albanese e nel 32enne italiano – avevano chiarito le loro reali intenzioni. Il 32enne, accusando il Bevilacqua di frequentare minorenni – una delle tre giovani presenti effettivamente lo era – aveva ordinato allo stesso ed al suo amico, per evitare guai peggiori, di consegnare i loro orologi. Ne era nata una colluttazione con il 32enne pronto ad estrarre un manganello telescopico con cui aveva colpito più volte il Bevilacqua, il 28enne invece era armato di pistola – una semiautomatica tenuta sotto il giubbotto – e, dopo alcuni tentativi a vuoto, era riuscito a sparare un colpo verso il soffitto. In quel parapiglia, l’imprenditore ternano si era visto privare dell’orologio – un Audemar Piquet modello Royal Oak che aveva al polso, valore 30 mila euro circa – e poi la zuffa si era conclusa fuori dall’abitazione, nel patio, quando il 32enne napoletano era fuggito a tutta velocità a bordo della propria auto.

L’avvocato Francesco Mattiangeli

Banda scatenata

Successivamente il 28enne, sempre minacciando con la pistola, e la 19enne e la neo 18enne avevano – secondo la procura di Terni – rapinato l’altro imprenditore dell’orologio Rolex Submariner (valore stimato in oltre 10 mila euro) per poi allontanarsi anche loro. Le successive indagini della polizia di Stato – il Bevilacqua aveva riportato un trauma cranico giudicato guaribile in dieci giorni – hanno portato all’arresto dei due uomini, ora in carcere, e alla formalizzazione delle accuse verso le tre giovanissime. Il sesto indagato, come accennato, è 29enne di origini africane, coinvolto insieme al 28enne albanese in una rapina avvenuta il 22 dicembre ai danni di un ternano, aggredito e sequestrato all’interno di un’abitazione del centro città per sottrargli l’auto. In quel caso la vittima se l’era cavata con 8 giorni di prognosi ma aveva dovuto trascorrere diverse ore in quella abitazione, non sua, dopo essere stato rapinato. Fra i legali difensori degli indagati figurano gli avvocati Francesco Mattiangeli, Riccardo Matticari, Anna Pucciatti, Raffaele Balacco e Alessio Pressi.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli