Terni Reti, nomi e cifre adesso sono ufficiali

La relazione della commisione ‘controllo e garanzia’ del Comune adesso è pubblica: confermate le indiscrezioni circolate

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Della faccenda si è parlato – e straparlato – molto. C’è stata anche una curiosa ‘fuga’ di notizie, ci sono state prese di posizione anche dure. Ma adesso arrivano anche nomi e cifre. Perché il Movimento 5 Stelle rende noto il testo della relazione della  quarta commissione ‘controllo e garanzia’ del Comune di Terni (presidente è il pentastellato Federico Pascilli) sulla procedura di selezione di personale, per un’assunzione, adottata da Terni Reti.

La società esterna La relazione inzia ricordando che «Terni Reti è stata sino ad oggi una società di solo patrimonio ed unicamente gestore del contratto per la cessione dei servizi della rete del gas cittadino, ci si è chiesti dunque quale fu la motivazione dell’urgenza di questa assunzione». L’amministratore unico, Vicenzo Montalbano Caracci ha riferito che «prima dell’espletamento della selezione per reclutare un addetto al supporto alla direzione, ci si era avvalsi di una società esterna, con il costo totale dell’operazione di 44 mila euro annui».

Le consulenze Un capitolo particolare è quello relativo alle consulenze, visto che ci sarebbe qualche dubbio anche su quelle, pereltro per somme irisorie, relative al rifacimento del sito internet, mentre il fatto che Terni Reti abbia comunicato di aver adottato la procedura per l’assunzione a tempo indeterminato – con orario parziale di sevizio pari a 20 ore settimanali  – di un dipendente laureato per la gestione del contratto di servizio in essere relativo alla distribuzione del gas metano e che questa assunzione aveva la funzione di sopperire alla necessità di un risparmio di fronte ad ipotetiche consulenze troppo onerose, andrebbe in contrasto «con la condotta portata avanti prima e dopo l’assunzione, infatti nella documentazione del triennio 2013-2015 le consulenze raggiungono quota 222.000 euro. La consulenza più emblematica è quella dell’ingegner Piero Sechi. Lo stesso infatti dopo aver lasciato la presidenza di Terni Reti a maggio 2013, carica ricoperta sin dal 2006, ha svolto una prestazione occasionale dal 25/06/2013 al 25/08/2013 per un importo di 5.000 euro e poi successivamente lavorerà per Terni Reti con un contratto a progetto dal 01/10/2013 al 31/12/2014 per 27.000 euro».

Il figlio Poi ci sono le cosulenze svolte dallo Studio S. F. Energy Consulting «dell’ingegner Francesco Sechi (figlio di Piero Sechi; ndr) per 24.000 euro dal 01/04/2015 al 31/12/2015. Numerose sono anche, così come confermato poi dal presidente, le attività di sponsorizzazione ai diversi a vari eventi per cifre superiori ai 15.000 euro. Inoltre, per concludere, nel 2015 la società si è avvalsa della consulenza dello Studio Orrick, per una durata di 5 mesi, per un corrispettivo di 30.000 euro.

La selezione Sempre Montalbano Caracci ha spiegato che «la selezione del personale è stata effettuata esclusivamente tramite il Centro per l’Impiego e non attraverso un bando pubblico e che è stata formalizzata la richiesta al Comune di Terni, affinchè partisse una ricerca la più ampia possibile nell’ambito delle partecipate», ma che «dopo due mesi ancora il Comune di Terni non aveva dato nessuna risposta in merito, ma nonostante ciò, proprio per rendere più trasparente possibile e inattaccabile la procedura, si sono attesi ulteriori 15 giorni. Trascorsi questi, si è proceduto con l’avvio della selezione, pensando che il Comune avesse ritenuto congruo il metodo adottato».

Il Comune Il dirigente comunale Luciano Sdogati, però, ha riferito che «la Direzione del personale deve essere interessata delle procedure di assunzioni nelle società partecipate, perche è tenuta a rilasciare un assenso» e che «le società partecipate, nel caso in cui le società abbiano personale in esubero, possono direttamente, dopo aver interessato le organizzazioni sindacali, procedere al ricollocamento delle risorse umane presso altre società partecipate, siano esse partecipate dirette od indirette, senza esclusione di alcuna», ma che «nel caso in esame questa procedura non è stata eseguita».

Le modalità Montalbano Caracci, dice la commissione, «ha chiarito di aver seguito scrupolosamente quanto previsto dal Regolamento che disciplina il Reclutamento del Personale per la Società, che non prevede l’obbligo di arrivare a tre componenti per formare la Commissione, e ritenuto che la portata della selezione, con 80 curriculum presentanti, non fosse poi così ingente, si è avvalso dell’esperienza di un solo commissario individuato nella persona del signor Walter Giulivi, soggetto conosciuto personalmente dall’amministratore unico della società, suo collega ai tempi dell’Italtel, persona a suo avviso di apprezzata esperienza e professionalità, ottenendo in questo modo anche un risparmio sui compensi dei commissari. Il signor Giulivi riceverà per questa selezione come esaminatore un compenso pari a 800,00 euro per il lavoro svolto».

La scelta Giulivi ha proceduto all’esame dei curricula ricevuti «giungendo alla valutazione che 75 curricula su 80 pervenuti erano privi dei requisiti richiesti e dunque soltanto 5 candidati sono stati poi convocati per la selezione. Dei 5 selezionati, uno è risultato idoneo ed è poi stato assunto con contratto par-time a tempo indeterminato, previo periodo di prova, come previsto dal contratto di lavoro. A questo riguardo – spiegano i componenti della commissione – facciamo notare un fatto accessorio da valutare nella discussione, ovvero che la persona vincitrice della selezione aveva già lavorato in Terni Reti con affidamenti di incarichi per mezzo di appalti sotto soglia». E ancora: «Rispetto alle modalità di selezione, si noti che se da un lato il fatto che siano pervenuti 80 curricula testimoni che l’annuncio è stato sufficientemente pubblicizzato, d’altro canto il fatto che 75 dei candidati siano stati esclusi per mancanza di requisiti può indurre a pensare che non ci sia stata sufficiente chiarezza nella definizione degli stessi. Inoltre, dalle schede utilizzate in fase di selezione emerge che questa è stata realizzata attraverso domande aperte, il che rende di difficile l’individuazione dei criteri adottati». E comunque, in buona sostanza, «la persona che viene selezionata nello specifico è la dottoressa Claudia Baiocco, parente di Piero Sechi».

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