Terni, Rsu Ast: Fiom rinuncia al ricorso

L’annuncio venerdì: «Senso di responsabilità, ma procedure e pratiche confusionarie. Elementi che da soli giustificherebbero l’annullamento del voto»

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Elezioni Rsu ThyssenKrupp Ast di Terni, la Fiom Cgil si tira indietro e annuncia di aver rinunciato a presentare il ricorso dopo l’esito del voto: «Scelta preso con senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto la nostra organizzazione».

RSU AST, BATTUTA D’ARRESTO PER LA FIOM CGIL

«Qualcosa non è andato» La Fiom spiega infatti che «procedere al ricorso rispetto a quanto oggettivamente accaduto durante lo spoglio, tra l’altro sotto gli occhi dei presenti, comporterebbe infatti non solo il riconteggio delle schede per l’assegnazione di un delegato, ma probabilmente l’annullamento del voto in toto e quindi la necessità di tornare alle urne. Quando in un collegio ci sono più schede votate che votanti, quando si modifica in corso di spoglio il numero dei votanti stessi, quando si nega l’elenco dei votanti in alcuni seggi al membro di commissione Fiom, quando si assiste a procedure e pratiche confusionarie, è evidente che siamo di fronte ad elementi che da soli giustificherebbero l’annullamento del voto».

AST, NELLA RSU ENTRA L’USB

L’esclusione La Fiom tira in ballo un particolare episodio: «Testimonianza di ciò è la consegna del verbale di commissione, votato a maggioranza, senza la condivisione del membro di commissione Fiom, otto ore dopo il termine delle operazioni di scrutinio, tempo utilizzato evidentemente per far ‘quadrare i conti’ tra votanti, schede votate e firme sui tabulati degli aventi diritto.  Nonostante la gravità di questi fatti, la Fiom ritiene che la possibile invalidazione del voto avrebbe rappresentato una sconfitta per le oltre 2 mila 200 maestranze che hanno esercitato il diritto democratico del voto, con il rischio di non insediare la Rsu e probabilmente tornare alle urne nella primavera prossima».

La vendita di Ast e la scelta «Crediamo – prosegue la Fiom – che non sfugga a nessuno che la possibile vacanza di una Rsu in carica rappresenterebbe un danno enorme in questa fase per le cose che dobbiamo fare all’interno di Ast, ma soprattutto di fronte agli annunci da parte del Ceo di ThyssenKrupp relativi alla vendita delle acciaierie. Ecco il perché della nostra scelta responsabile rispetto alla quale però riteniamo doveroso informare i lavoratori dell’accaduto e del fatto che l’assegnazione dei delegati non corrisponde a quello che realmente loro, attraverso il voto, hanno espresso. Annunciamo altresì ad Ast e alle altre organizzazioni sindacali che oggi più che mai, per quanto accaduto, come Fiom pretenderemo comportamenti trasparenti e rispetto delle regole da parte di tutti essendo noi i primi ad essere coerenti con quanto annunciamo».

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