Terni, ‘saga’ Hezbollah: sentenza annullata

Nel 2012 l’arresto di 9 appartenenti ad una cellula terroristica turca. Il Gup li aveva assolti ma la Cassazione ha ribaltato tutto

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di F.T.

La maxi indagine, condotta dalla Digos di Terni – diretta al tempo da Moreno Fernandez – e dal Servizio centrale antiterrorismo della polizia di Stato, era venuta alla luce nel febbraio del 2012 con l’arresto di nove presunti appartenenti all’organizzazione terroristica turca Hezbollah. Il gruppo con base a Terni, avrebbe favorito l’ingresso in Italia di clandestini di nazionalità curda e palestinese da impiegare all’interno di ‘kebab’ e in lavori edili. Il tutto dietro lauto compenso e attraverso documenti falsi per ottenere asilo politico e il permesso di soggiorno.

‘Bocciata’ L’indagine, coordinata dal pm Elisabetta Massini, era stata di fatto ‘smontata’ dall’allora gup del tribunale di Terni, Pierluigi Panariello, che nel novembre del 2012 aveva emesso sentenza di ‘non luogo a procedere’ nei confronti dei nove indagati, difesi fra gli altri dagli avvocati Francesco Mattiangeli e Massimo Proietti. Secondo il giudice, dagli atti emergeva «un quadro fattuale di cittadini egiziani regolari in Italia che reperivano forza lavoro tra i connazionali, per impiegarli in cantieri edili da loro gestiti». Una decisione, quella del gup, contro cui la procura di Terni aveva presentato ricorso in Cassazione.

Tutto da rifare La decisione dei giudici della Corte Suprema è arrivata nei giorni scorsi e rappresenta un ulteriore ‘ribaltone’: la sentenza del gup è stata annullata, con gli atti rinviati a Terni per un nuovo esame da parte del giudice dell’udienza preliminare. Per la Cassazione, «l’assenza probatorio enunciata dal gup si rivela sostanzialmente priva della motivazione richiesta per il proscioglimento in sede di udienza preliminare […]» e tutto ciò conduce ad «una palese discrasia che inficia in radice la sentenza impugnata». A breve il tribunale ternano fisserà la nuova udienza.

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