Terni, Salvini: «Basta sacrificare operai»

Il leader della Lega Nord in città: «Ast? Stufi di incontrare persone massacrate per colpa di normative e incapacità italiane. A livello locale amministrazione indecente»

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«A livello locale c’e un’amministrazione locale indecente, imbarazzante, arrestata, indagata, indebitata. Siamo ad offrire un futuro di speranza ai ternani». Come da previsione il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, non si è risparmiato nel suo passaggio – siamo a ridosso delle elezioni politiche 2018 – a Terni: focus su lavoro, Ast e situazione politica nazionale e locale.

MATTEO SALVINI, TERNI, L’ACCIAIERIA E LE ELEZIONI, VIDEO

Il lavoro «Quello che non ha fatto il Pd – ha esordito Salvini in un hotel cittadino – è quello che faremo noi al governo è difendere il lavoro, le imprese e gli operai italiani, vietando che chi ha preso finanziamenti pubblici licenzi a Terni e assuma in Polonia, Romania e Pakistan. E quindi difendere il Made in Italy, anche andando a Bruxelles per rivendicare i nostri diritti. A livello nazionale il Pd ha fatto l’esatto contrario esaltando la precarietà e la delocalizzazione».

Matteo Salvini

«Vogliamo essere primo partito in Umbria» Salvini ha quindi aggiunto che «quello che stiamo proponendo lo faremo tra un mese con la cancellazione della legge Fornero, la cancellazione degli studi di settore e tasse più basse per avere più soldi da far spendere ai cittadini. Candidato sindaco del centrodestra, Ia Lega sta crescendo e punta ad essere il primo partito in Umbria per avere finalmente un sindaco di buon senso per Terni. Non mi pongo problema della coalizione, il centrodestra vince – il pronostico – e la Lega andrà fortissimo, io sono pronto a fare il presidente del Consiglio e a fare squadra. Scegliere il migliore ministro degli Interni possibile e da primo ministro garantire più sicurezza a tutti gli italiani. Avevamo piazza nostra, l’abbiamo estesa invitando gli alleati: spero che raccolgano invito perché fra 10 giorni iniziamo a governare insieme, mi sembra giusto presentarsi insieme. Se mi piace l’Umbria? Non dico nulla, ma ci sto facendo un pensierino».

La ThyssenKrupp Ast

Lo scenario ternano e l’Ast Si passa poi al contesto territoriale: «La situazione politica – le parole di Salvini – ternana può influire molto sulle politiche, non so come si faccia a votare ancora per il Pd in Umbria dopo i disastri che hanno fatto sia a livello comunale che regionale. Il prossimo obiettivo è liberare anche l’Umbria da mal governo della sinistra. Ma una cosa alla volta. La gente può scegliere: l’importante è mandare a casa Renzi e bloccare disastri del Partito democratico e far ripartire il lavoro. L’Ast? Il problema dell’acciaieria di Terni è quello di Piombino, di Monfalcone (Eaton) e di Fabriano (Tecnowind). Siamo stufi di incontrare operai che vengono sacrificati e massacrati per colpa di normative europee e incapacità italiane».

Giacomo Leonelli

Giacomo Leonelli «Trovo decisamente singolari le domande che Matteo Salvini si pone sul Pd e sull’Umbria. Anch’io, non lo nego, mi pongo spesso domande sulla politica contemporanea, ma non sempre trovo l’urgenza o la necessità di esternarle». Così, in una nota, il segretario del Pd Umbria Giacomo Leonelli. «Mi domando, ad esempio, come si possa votare la ratifica del trattato di Dublino II o una legge come la Bossi Fini e poi scaricare le proprie responsabilità sugli altri, facendo, anzi, dello scaricabarile e del benaltrismo la cifra del proprio impegno politico. Mi interrogo, poi, su come sia possibile venire in Umbria a visitare aziende che esportano in tutto il mondo, citandole come esempi di eccellenza e qualità, e contemporaneamente proporre i dazi. O ancora su come si possa avere la faccia tosta di farsi suggerire il compitino rispetto alle questioni politiche del territorio e poi collocare Montefalco in provincia di Macerata. Fossi in Salvini non mi soffermerei troppo sul perché la gente vota il Pd in Umbria, ma lo inviterei a stupirci, finalmente, con qualche proposta davvero efficace per il nostro Paese». 

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