Sartoria fa mascherine ma le materie prime scarseggiano: «Uniamoci»

Terni: fra sabato e domenica Catia e Patrizia di Viverté ne hanno cucite duecento. Ma elastici e tessuti stanno finendo

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La sartoria si chiama Viverté, si trova in via Roma a Terni, ed è condotta dalle signore Catia e Patrizia che fra sabato e domenica hanno realizzato ben 200 mascherine artigianali in 100% cotone, lavabili e sterilizzabili. Lunedì verranno consegnate alla Protezione civile e poi distribuite a chi ne ha bisogno. Una bella storia senz’altro: c’è un ‘però’. Le materie prime per realizzare le mascherine – ovvero elastici e tessuto – stanno terminando.

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«Commercianti, collaboriamo»

«Abbiamo provato a metterci in contatto con il Comune di Terni tramite telefono, e-mail e pagina Facebook ma ancora non ci siamo riusciti. L’idea – spiegano – è quella di creare una collaborazione con quei commercianti di Terni che vendono stoffe ed elastici e magari anche con altre sartorie del territorio, così da aumentare la produzione e poterle fornire a chi ancora non ne ha. Speriamo che l’iniziativa possa trovare ascolto e la ‘produzione’ possa riprendere a pieno ritmo, per il bene di tutti».

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