Terni senza impianto di cremazione: «Serve realizzarlo»

L’atto di indirizzo del consigliere Doriana Musacchi (Misto). Focus anche sulla sala del commiato

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Un atto di indirizzo «volto alla realizzazione a Terni dell’impianto di cremazione delle salme e della sala del commiato». A presentarlo è il consigliere comunale del Gruppo Misto, Doriana Musacchi: «Strutture da costruire nell’area del cimitero centrale perché l’assenza nel nostro territorio costringe i familiari dei defunti a far trasportare le salme preso altri impianti, ad iniziare da quelli di Viterbo e Perugia, con un sensibile aumento delle spese funerarie».

Doriana Musacchi

La richiesta

La Musacchi in tal senso sottolinea che «le richieste di cremazione sono in costante aumento in tutta Italia; nei confronti di questa tendenza probabilmente giocano un ruolo importante le recenti posizioni espresse in materia dalla Chiesa Cattolica che, a determinate condizioni, consente oggi la cremazione.
Già durante la giunta Ciaurro era stato portato avanti dall’allora assessore Enrico Melasecche un progetto sulla realizzazione di un impianto di cremazione; inoltre, tramite uno studio di fattibilità, un’area sita all’interno del cimitero centrale era già stata valutata come idonea per il posizionamento di un eventuale impianto. Previa concessione del Comune – prosegue la Musacchi – con apposito bando pubblico, un partenariato pubblico-privato o un’associazione di sole imprese private permetterebbe l’acquisto e la realizzazione di un impianto di cremazione. La remunerazione delle spese sostenute dai privati avverrebbe tramite i ricavi della gestione dello stesso impianto. Significherebbe attivare, dunque, un nuovo e richiesto servizio per i cittadini senza nessun aggravio sulle casse dell’amministrazione».

Inquinamento

Infine il consigliere del Misto evidenzia che «installare un impianto di cremazione non significa creare nuovi problemi di inquinamento ambientale: i moderni apparecchi sono dotati di un sofisticato sistema di filtri per l’abbattimento delle emissioni e sono per legge soggetti a continui controlli. Rappresenta un gesto di civiltà dotarsi di un impianto per la cremazione e di una sala del commiato, luogo, quest’ultimo, dove sia possibile, per coloro che hanno scelto di non dar luogo a riti religiosi, poter svolgere una cerimonia intima e dare un ultimo saluto».

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