Terni, stop alle auto: il Comune ci ripensa

Via il modello Isee e ‘stop’ alle auto collegato al superamento della soglia di inquinanti nell’aria. Rivista l’ordinanza antismog: «Ci appelliamo al senso civico dei cittadini»

Condividi questo articolo su

Stop al traffico, a Terni, non più dal 1° novembre ma dalla domenica successiva (e sempre per tre giorni, compresi i lunedì e i martedì) il superamento di 50 μg/m3 (nanogrammi per metro cubo) di inquinanti nell’atmosfera. Cambia l’ordinanza antismog dal punto di vista della viabilità urbana e sparisce anche la necessità di esibire il modello Isee per avere diritto a circolare. Ammesse – in caso di stop al traffico – le auto a partire dalle euro ‘Euro 4’, salvo deroghe. Confermato l’addio alla ‘Zona zero’, ci sarà la ‘zona di salvaguardia’ estesa all’intero territorio comunale: «Mi appello al senso civico dei cittadini pur sapendo che si tratta di un sacrificio», le parole dell’assessore all’ambiente Benedetta Salvati. Si tratta di uno degli interventi emergenziali che fanno riferimento al Prat, il Piano di risanamento ambientale di Terni: il secondo riguarda la limitazione all’uso degli impianti di combustione biomassa.

IL PIANO DI RISANAMENTO AMBIENTALE TERNI, IL DOCUMENTO: INTERVENTI STRUTTURALI, DI COMPENSAZIONE E EMERGENZIALI

Due ordinanze, la seconda su impianti di combustione biomassa

«Nelle more della firma dell’accordo dì programma – si legge nella nota – il sindaco, dando seguito a quanto richiesto del ‘Piano della qualità dell’aria’ in vigore, emanerà due ordinanze. La prima (limitazione al traffico veicolare) andrà in vigore a partire dalla domenica successiva al primo sforamento dei 50 μg/m3 nelle 24 ore, registrato da una delle centraline della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria. La seconda (limitazione all’uso degli impianti di combustione biomassa) andrà in vigore a partire dal lunedì successivo al al 1° sforamento dei 50µg/m3 nelle 24 ore registrato da una di dette centraline». Durante la conferenza stampa è stato specificato che «ad oggi Terni, nel 2018, ha raggiunto quota 20 ‘sforamenti’ su un massimo consentito di 35, mentre nel 2017 erano stati 48». Ma come fare a sapere quando effettivamente ci sarà il blocco?: «L’amministrazione – ha spiegato il sindaco Leonardo Latini, presente con la Salvati e l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche, quest’ultimo particolarmente interessato al discorso teleriscaldamento – avviserà con tutti i suoi mezzi, sappiamo che non tutti controllano i dati dell’Arpa Umbria. Niente risposte spot, ci sono dei dati che confermano che la situazione ternana è un po’ preoccupante e l’obiettivo è far sì che la città faccia un balzo in avanti per la qualità dell’aria».

Giorni, orari, zone

Terni

«L’articolazione dell’ordinanza di limitazione del traffico sarà la seguente. Giorni: domenica – lunedì – martedì. Fasce orarie: 8.30-12.30 e 14.30-18.30. Le uniche aree escluse sono: Papigno – Marmore – Piediluco e zone limitrofe – Cascata delle Marmore – Collestatte – Torreorsina – San Liberatore – Larviano – Miranda – Pièfossato – Valserra dall’abitato di vocabolo Trevi fino al confine comunale – Collelicino – La Castagna – Cecalocco – Battiferro – Cesi Scalo – Cesi – Poggio Azzuano – Carsulae – Collescipoli – strada provinciale Collescipolana fino al confine comunale. Esclusi anche i seguenti assi stradali: tratto ternano della E45 – tratto ternano della ss 675 Umbro – Laziale (raccordo Terni-Orte) – tratto ternano della ss 3 Flaminia – Strada dei Confini – ss 675 bis Umbro-Laziale».

Viabilità, zona cimitero

«Al fine di consentire l’inversione di marcia o il raggiungimento del parcheggio di piazzale Caduti di Montelungo (cimitero comunale) ai soli veicoli provenienti dagli svincoli Terni Nord e Terni Ovest della ss 675 Umbro – Laziale, è escluso dalle limitazioni il percorso: piazzale Marinai d’Italia – viale Eroi dell’Aria – viale Borzacchini fino all’intersezione con piazzale Caduti di Montelungo – via Radice dall’intersezione con piazzale Caduti di Montelungo fino all’intersezione con viale Borzacchini». Una sorta di punto di assestamento.

Chi dovrà fermarsi

Benedetta Salvati e Leonardo Latini

Lo ‘stop’ scatterà per veicoli per trasporto di persone categorie M1 (fino ad 8 più il conducente) e M2 (più di 8 ma di massa non superiore alle 8 tonnellate) e categorie N1 (massa inferiore a 3,5 tonnellate) e N2 (8 massa tra 3,5 e 12 tonnellate) per il trasporto merci ad alimentazione diesel o benzina di categoria inferiore o uguale a ‘Euro 3’; veicoli di categorie N3 (massa superiore a 12 tonnellate) per il trasporto merci ad alimentazione diesel di categoria inferiore o uguale a ‘Euro 2’; motocicli e ciclomotori a due, tre e quattro ruote ‘Euro 0’ e ‘Euro 1’.

Deroghe: sparisce l’Isee. Carpooling e lavoro. Niente aumento del trasporto pubblico

Le deroghe da tenere in considerazione – che verranno dettagliatamente specificate nell’ordinanza sindacale – sono quelle relative alla possibilità di usufruire del carpooling e per coloro che, per motivi di lavoro, hanno la necessità di effettuare spostamenti nell’orario di limitazione: tramite certificazione del datore di lavoro, possono uscire dal comune e recarsi in servizio. L’assessore Salvati ha quindi specificato che «non ci sarà un aumento del servizio pubblico di trasporto durante il blocco perché, semplicemente, non ce lo possiamo permettere. Sarebbe stato perfetto altrimenti». Addio soglia Isee: «Era un’ipotesi – ha detto Latini – e inoltre ci sarebbero stati problemi con i controlli. C’è stata una rimodulazione degli orari e in questo modo tutta al cittadinanza ne giova».

Riscaldamento domestico a ‘biomassa legnosa’

Per i camini e gli impianti domestici a legna, le limitazioni andranno dal lunedì al giovedì e interesseranno sostanzialmente l’intero Comune (escluse le zone poste ad un’altezza superiore ai 300 metri sul livello del mare). Interessati gli apparecchi per il riscaldamento domestico funzionanti a biomassa legnosa «che non garantiscano il rispetto delle prestazioni emissive minime corrispondenti a quelle della ‘Classe di qualità 2 stelle’». Le deroghe scattano nel caso in cui all’interno delle unita abitative non siano presenti altri impianti per il riscaldamento alimentati con altri combustibili ammessi (ad es. metano); per le apparecchiature al servizio di edifici o unità immobiliari ad uso non residenziale; nei giorni festivi». Ci saranno i controlli della polizia Locale – come già avveniva lo scorso anno – con multa per chi non rispetta l’ordinanza.

E se l’aria migliora…

La Thyssenkrupp Ast

Le due ordinanze – spiega il Comune di Terni – «potranno essere riviste e rimodulate se le centraline di monitoraggio registreranno valori di pm 10 attestati in modo stabile intorno a valori di concentrazioni, tali da rendere le condizioni della qualità dell’aria buone e/o accettabili». Il blocco – comunque vada – non ci sarà per le festività previste nei prossimi mesi, a partire dal Natale. Il doppio intervento emergenziale – è stato ricordato – sono dettati dall’esigenza «di dover dar seguito a quanto richiesto dalla Regione Umbria nel Piano regionale della qualità dell’aria, anche alla luce della procedura di infrazione aperta dall’Europa nel 2014 nei confronti dello stato italiano per i superamenti dei limiti consentiti relativi al PM10 nel territorio ternano». Il Comune sta cercando di accelerare per la firma dell’accordo di programma tra Regione e ministero dell’Ambiente: prevista l’erogazione di 4 milioni di euro che dovranno essere ripartiti in azioni di promozione all’utilizzo di mezzi pubblici e la sostituzione di uno dei veicolo oggetto di divieto di circolazione; a cià si aggiunge l’informazione e la sensibilizzazione della popolazione sui comportamenti a minor impatto sulla qualità dell’aria.

L’Asm, l’Ast e il lavaggio

Nella moltitudine di temi presenti nel Prat, la Salvati ha evidenziato che in fase di definizione con Asm c’è «uno studio di fattibilità tecnico-economico per un servizio di lavaggio delle strade con l’obiettivo di minimizzare il risollevamento delle polveri depositate a terra. Allo stesso tempo – ha concluso – è in fase di definizione un protocollo d’intesa con Ast per interventi di lavaggio stradale delle vie esterne al confine dell’azienda considerate più polverose, sempre con il medesimo obiettivo».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli