Terni, sul cellulare vede i ladri in casa

Martedì mattina un’operazione congiunta di carabinieri e polizia: arrestati due campani specialisti del furto in abitazione. Ora sono in carcere

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L’allarme è scattato intorno alle 11 di martedì mattina, direttamente sullo smartphone della donna che vive in un appartamento posto al quarto piano di una palazzina di via Corona, nel centro di Terni. In diretta – grazie alle telecamere di sicurezza collegate al telefono – le immagini dei ladri che si stavano introducendo in casa: non ci ha pensato su un attimo e ha chiamato subito il 112. La conclusione è che due dei tre malviventi, di origini campane, sono stati arrestati. E la banda, che potrebbe aver messo a segno altri colpi in precedenza in città, di fatto sgominata.

Presi due su tre

Quando i militari del Norm di Terni sono giunti sul posto, dalla vetrata dell’ascensore hanno visto che tre soggetti stavano scendendo. Al loro arrivo al piano terra li hanno fermati, chiedendo chi fossero: «Viviamo qui», hanno risposto con accento campano. Ma mica era vero. Tanto che alla richiesta di documenti hanno tentato la fuga. Uno di loro è stato fermato subito, un secondo soggetto si è invece imbattuto in un sovrintendente capo della squadra mobile che, libero dal servizio, passava in zona. E anche per lui, nonostante la disperata corsa, non c’è stata trippa per gatti. Il terzo malvivente, invece, è riuscito a fuggire ed ora le forze dell’ordine gli stanno dando la caccia.

Modus operandi

Il primo dei fermati aveva con sé una borsa con dentro tutto il necessario per scardinare le serrature ed entrare nelle case: attrezzature artigianali ma ben realizzate e, soprattutto, efficaci anche sulle porte blindate. Il gruppetto – giunto a Terni in auto – aveva preso di mira due appartamenti, entrambi al quarto piano del palazzo di via Corona. Senza riuscire a portare via nulla, grazie all’intervento dei carabinieri, ma causando danni rilevanti alle porte, agli interni – messi a soqquadro – ed alle serrature.

Ricchi curriculum

I due fermati – di 52 e 59 anni – sono stati arrestati in flagrante: alle spalle decine di denunce, arresti e condanne per reati del tutto analoghi a quelli compiuti martedì a Terni. Proprio in città, viste le modalità simili con cui altri furti sono stati compiuti di recente, dal centro alla periferia, non è escluso che la banda possa aver già operato con ‘profitto’. Saranno le indagini, tuttora in corso, ad accertarlo.

In carcere

Mercoledì pomeriggio i due ladri campani sono stati portati in tribunale per la convalida degli arresti che si è conclusa con l’applicazione della custodia in carcere per entrambi, su decisione del giudice Massimo Zanetti e come richiesto dal pm Sabrina Galeazzi. A dicembre verranno giudicati nel merito.

La sinergia

Alla conferenza stampa per illustrare i dettagli dell’operazione c’erano – per l’Arma – il tenente colonnello Stefano Verlengia (comandante reparto operativo), il capitano Mirco Marcucci (comandante del Norm) e il capitano Alessio Perlorca (comandante della compagnia di Terni). Per la polizia di Stato era presente il dirigente della squadra Mobile di Terni, Davide Caldarozzi. Con loro i protagonisti degli arresti, fra Norm di Terni e squadra Mobile. Tutti hanno evidenziato la sinergia positiva che si è venuta a creare, «a tutto vantaggio della sicurezza dei cittadini – è stato detto – e non finirà certo qui, a partire proprio dalle indagini congiunte sui reati predatori».

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